Riflessi

Con Riflessi, collana dell'Istituto storico della Resistenza e dell'Età contemporanea di Parma, il lettore è chiamato a misurarsi con la storia, con quei riflessi del passato che continuano a rifrangersi sulla contemporaneità rivelando la complessità e la precarietà nella quale è immersa.

I volumi sono acquistabili nelle librerie, attraverso il sito Mup editore o presso il nostro istituto.

n. 8

comunisti a fidenza. storia e militanza in un comune dell'emilia occidentale

Mariachiara Conti, Marco Minardi, Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2023, pp. 211.

Prezzo: 16 euro

Il presente volume è il frutto di una ricerca che ricostruisce la militanza, le proposte politiche e le alleanze amministrative della locale sezione comunista di Fidenza: indagando le carte della Federazione del Pci di Parma, i verbali dei Consigli comunali e le testimonianze dei diretti protagonisti, emergono i passaggi salienti che ne hanno caratterizzato la vicenda politica nel Secondo dopoguerra fino alla svolta della Bolognina. La difficile ricostruzione, l'affermarsi del Pci come primo partito in città, la stagione delle lotte operaie e delle contestazioni giovanili, il compromesso storico e la crisi degli anni Ottanta vengono analizzati partendo da un punto di vista inedito, quello degli organismi di base.

INDICE:

n. 7

parma '22. Squadrismo, antifascismo e società nel parmense

Giulia Cioci, Domenico Vitale (a cura di), Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2022, pp. 304.

Prezzo: 19 euro

Parma, agosto 1922. Nei borghi popolari, sotto la guida degli Arditi del popolo, si erigono le barricate. Di fronte migliaia di squadristi, giunti in città per porre fine allo sciopero generale e per colpire con violenza la “teppa rossa”. In quei caldi giorni di agosto si consuma l’ultimo atto di uno scontro che aveva segnato duramente il dopoguerra. Due mesi dopo, molti di quegli squadristi avrebbero marciato su Roma, consegnando al Paese una dittatura ventennale.

Questo volume, scritto a più mani dai ricercatori dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma, ricostruisce con un focus provinciale temi e narrazioni di quella pagina cruciale della storia italiana: la politica, la violenza, la società, i protagonisti e le protagoniste, le rappresentazioni e le autorappresentazioni.

Un racconto frutto di un’importante – e in parte inedita – ricerca sulle fonti d’archivio e a stampa capace di restituire la complessità di una stagione che, nel Parmense, ha assunto connotati peculiari; un’opera che sfugge dalla retorica commemorativa e che pone in primo piano una analisi delle cause e dei fattori che, cento anni fa, contribuirono a determinare lo svolgersi degli eventi.

INDICE:

n.6

i profughi della grande guerra nel parmense

Alessandra Mastrodonato, Domenico Vitale, Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2022, pp. 198.

Prezzo: 16 euro

A seguito dell’entrata in guerra dell’Italia (1915), le operazioni militari sul confine orientale portarono allo sfollamento di diverse migliaia di civili, un fenomeno che si trasformò in un vero e proprio esodo dopo la rotta di Caporetto (1917), coinvolgendo veneti, trentini e friulani.

Questa ricerca ricostruisce – attraverso una ricca e diversificata documentazione archivistica e a stampa e una inedita analisi quantitativa dei dati raccolti – le vicende relative alle migliaia di profughi che giunsero nel Parmense, con l’occhio rivolto ai problemi connessi all’accoglienza, all’organizzazione di una rete territoriale di “colonie”, alla non semplice integrazione tra i nuovi arrivati e la società ospitante, alla “questione del ritorno”, che in molti casi si prolungò ben oltre la fine della guerra.

Particolare attenzione viene, inoltre, riservata al tema della rappresentazione e autorappresentazione dei profughi nella narrazione della stampa locale, in relazione alla propaganda patriottica e alle esigenze di tenuta del fronte interno.


INDICE:

N.5 

PRIGIONIERI IN ITALIA. MILITARI ALLEATI E CAMPI DI PRIGIONIA (1940-1945)

Marco Minardi (a cura di), Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2021, pp. 254

Prezzo: 19 euro

Allo scoppio della Seconda guerra mondiale il regime fascista si trova impreparato ad affrontare il problema della gestione dei prigionieri di guerra nemici. Un ritardo che non viene più recuperato nel corso dei tre anni di guerra e che segna l’esistenza delle centinaia di migliaia di militari rinchiusi nei campi di prigionia distribuiti lungo la penisola.

La storia dei prigionieri in Italia tra il 1940 e il 1943 si interrompe bruscamente quando viene annunciata la firma dell’armistizio e si frantuma in migliaia di storie individuali di militari che tentano di raggiungere le linee amiche; molti finiranno nuovamente in the bag e inviati nei campi di prigionia in Germania.

Attraverso un rigoroso metodo storico, il volume indaga l’evolversi della realtà concentrazionaria in Italia nel corso della prima fase della guerra e le sorti nonché le scelte dei prigionieri in fuga dopo gli eventi dell’8 settembre 1943. Uno sguardo complesso che si arricchisce con l’analisi delle vicende personali e collettive dei protagonisti, prima e dopo il crollo del regime fascista.

I diversi contributi focalizzano l’attenzione sulle tematiche che narrano la realtà nei campi di prigionia per militari Alleati, dall’organizzazione delle strutture detentive alle violazioni della Convenzione di Ginevra e alle violenze praticate a danno dei prigionieri, dall’assistenza e dalla solidarietà in favore dei prigionieri anglo-americani nell’Italia ai rapporti degli ex prigionieri con la Resistenza, dalla realtà del campo di lavoro a Cinecittà alle pratiche e alle politiche della memoria pubblica.

INDICE DEI SAGGI:

n.4

parma '68. gli anni della contestazione giovanile e la stagione dei movimenti

Alessandra Mastrodonato (a cura di), Mup editore, Collana "Riflessi", Parma 2020, pp. 320.

Prezzo: 18 euro

Il volume, scritto a più mani dai ricercatori di Isrec Parma, presenta i risultati di un progetto di ricerca triennale che, avviato nell'ottobre 2017, alla vigilia del Cinquantesimo della contestazione giovanile del 1968, si propone di rileggere alcuni dei momenti più significativi del Sessantotto parmense all'interno di una cornice più ampia, adottando uno sguardo diacronico che permette di gettare nuova luce sui processi di lungo periodo che fecero da sfondo alle proteste.

Al tempo stesso, si è cercato di allargare il focus dell'indagine, ponendo sotto la lente di ingrandimento della ricerca storica l'intera società parmense, con i suoi sommovimenti interni, il suo tessuto sociale e culturale e la sua dialettica politica. E' Parma, infatti, la vera protagonista di questa pagine che, attraverso l'analisi di un caso locale inquadrabile nel contesto della media provincia emiliana, ambiscono ad arricchire il quadro interpretativo tratteggiato dal dibattito storiografico su un'esperienza per molti aspetti peculiare, non riducibile tout court alle dinamiche che caratterizzarono le grandi città universitarie.

Filo conduttore di tutti i saggi è un interesse privilegiato per quello che indubbiamente fu il principale animatore della mobilitazione sociale, vale a dire l'universo giovanile: un arcipelago composito, attraversato da percorsi di acculturazione politica eterogenei, ma soprattutto da processi di contaminazione che spesso travalicarono i confini delle tradizionali appartenenze politiche e culturali per dar vita a identità plurali.

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n. 3

L'IMPEGNO E IL DESIDERIO. DONNE E POLITICA A PARMA  (1946-1994)

Teresa Malice, Chiara Nizzoli, Irene Sandei, Mup editore, Collana "Riflessi", Parma 2020, pp. 390.

Prezzo: 19 euro

In questo volume – esito di un pluriennale lavoro di ricerca d’archivio e di raccolta di testimonianze –, partendo dalla Resistenza e dall’immediato dopoguerra, e concentrandosi soprattutto sull’arco temporale dal 1946 (anno del primo voto femminile) al 1994 (elezione diretta del sindaco), Malice, Nizzoli e Sandei procedono dalle esperienze, politiche ed esistenziali, delle protagoniste della politica a Parma per arrivare a narrare una grande, e ancora inedita, biografia collettiva.

L’impegno e il desiderio: sono queste le due dimensioni scelte per catturare l’essenza di una lunga stagione, che comprende l’emancipazionismo e il femminismo, le associazioni femminili del dopoguerra e i gruppi dell’autocoscienza, nonché le battaglie per il welfare locale e i diritti civili.

Come evidenziato da Maria Grazia Suriano nella sua introduzione, nel libro “le ricercatrici restituiscono le voci delle protagoniste; sarà facile riconoscervi quel sentimento di empatia nel ricostruirne le esperienze, individuali certo, la cui risonanza definisce il loro stesso lavoro di ricerca, descrivendo una storia più grande, dove in ogni punto è possibile riconoscere un gesto di donna, altrimenti non detto”

Indice:

n.2

parma '46. dal fascismo alla democrazia

a cura di Teresa Malice, Mup editore, Collana Riflessi, Parma 2019, pp. 268.

Prezzo 18 euro

Nella primavera del 1946 anche a Parma si votò per le elezioni amministrative e, il 2 giugno, per il Referendum istituzionale e l’Assemblea Costituente. Alle prime elezioni di massa dopo la dittatura fascista parteciparono, per la prima volta, anche le donne. Quale fu l’esito delle consultazioni e come fu vissuto a Parma questo passaggio storico verso la democrazia?

Attraverso una serie di saggi, frutto di ricerche inedite, il volume propone ricostruzioni, interpretazioni e punti di vista su quella nuova stagione di libertà. Scopo ultimo è restituire la fotografia di una transizione, affrontando i temi della riorganizzazione legislativa, del vocabolario della conquistata democrazia, delle scelte politiche, dell’emancipazione femminile e dell’esclusione politico-sociale

Indice:

n. 1

NEMICI IN PATRIA. ANTIFASCISTI AL CONFINO

Marco Minardi, Mup editore, collana Riflessi, Parma 2018 (pp.188)

Prezzo 15 euro

Dieci storie differenti, dieci antifascisti, tutti di Parma. Sono loro i protagonisti di questo saggio, giovani uomini accomunati da origine, ideologia e destino. Uomini provenienti soprattutto dai rioni Trinità e San Benedetto, dove avevano partecipato alle Barricate del 1922 che respinsero l’assalto delle squadre fasciste.

Da quella leggendaria vittoria le loro storie s’intrecceranno lungo tutto l’arco del Ventennio: giudicati pericolosi dal nascente regime fascista verranno prima perseguitati e infine allontanati per anni dalle loro famiglie e dalla loro città. Sul finire del 1926 saranno infatti costretti al confino di polizia, la maggiore arma preventiva di repressione del regime, deportati sulle isole di Lampedusa, Favignana, Ustica, Lipari, Ponza e Ventotene.

Prigionieri dell’iniquo meccanismo fascista e in balia dell’arbitrio dei propri guardiani, sopportarono con coraggio e forza d’animo il dramma della lontananza da casa e dalle proprie famiglie, le avversità di quegli ambienti ostili, le malattie e le vessazioni, partecipando attivamente alla vita insulare con i propri compagni d’esilio, impotenti ma allo stesso tempo ancora capaci di mantenere saldi i propri ideali e viva la speranza per una società migliore.

Marco Minardi, attraverso un emozionante racconto corale – fatto soprattutto grazie all’importante lavoro di ricerca sulle carte d’archivio e gli scritti autobiografici – riesce a far riemergere queste esistenze celate nelle pieghe della memoria e della storiografia dell’antifascismo emiliano.

Indice:

Prefazione; di Marco De Blasi

Introduzione

Sovversivi

"L'invalicabile muro del mare lontano"

"Si vive, o meglio si campa"

Nemici in patria

Liberazione

Indice dei nomi di persona

Indice dei nomi di luogo