Lettera di Inigo Campioni alle sorelle

Nota: Lettera inviata alle sorelle, scritta nel Carcere di Parma la notte prima della fucilazione.

Conservata presso: il testo è tratto da http://www.ultimelettere.it/?page_id=52&ricerca=105&doc=892

Testo:

23 maggio 1944

Sorelle mie sante! Sì veramente sante; ché altra parola non potrebbe meglio esprimere la bontà ed affettuosità infinita che sono racchiuse in voi; bontà ed affettuosità sorrette da una forza morale che è più che umana. Scosse, angosciate, quasi distrutte dal colpo crudele, tremendo ed inaspettato, avete trovato ancora in voi stesse l’energia e la forza fisica per correre su a Maderno nella speranza del tentativo estremo. Me lo ha detto stamani la consorte del compagno di sventura. Ma la pietra che ha cominciato a rotolare sulla china così ripida nulla potrà più fermarla. Nel dolore, nella sventura, assai più che nella tranquilla letizia si rivela l’essenza delle creature e voi, sorelle mie più che adorate, siete sante, sante, sante.

La parola grazie è troppo infima cosa per dire quello che sento in me. Vi stringo sul cuore con una tenerezza ed un’adorazione che non hanno nome, e sempre con una serenità forte e sicura, che tutti quelli che ho dintorno potranno dirvi.

E a te, Mamma cara, che, mentre scrivo non sai ancora e sempre mi attendi, a te, che nemmeno per un attimo mi esci mai dal cuore e dalla mente, chiudo gli occhi, immagino di prendere il tuo capo fra le mani mie e coprirlo di baci riboccanti di tenera devozione di immensa adorazione.

Perdonate tutto il male che vi ho dato e che ancora vi darò e grazie, grazie, grazie dell’unica cosa buona che al mondo esista, il bene che mi avete dato e voluto.

Inigo


Ore 4 del mattino.

A te mamma, a te Vittorina ed Hilda l’ultimo bacio lunghissimo.

In.