L'Altra Resistenza
Militari italiani nei lager tedeschi. parma 1943-45
MOSTRA STORICA
Ultimi giorni di esposizione. Si organizzano visite guidate alla mostra, le date disponibili:
Venerdì 14 giugno ore 11 e ore 15.30
Sabato 15 giugno ore 11 e ore 15.30
Per iscriversi, inviare mail a info@apeparmamuseo.it
Prenotazione obbligatoria. Costo: 3 euro (costo accesso Ape Museo Parma)
Le visite saranno confermato al raggiungimento minimo di 5 persone per turno.
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Iniziativa promossa da Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma con il sostegno di Fondazione Monteparma, Comune di Parma e Regione Emilia-Romagna.
L’8 settembre 1943 segna una data cruciale per la storia italiana. A seguito dell’armistizio e del successivo intervento militare dei tedeschi, numerosi soldati italiani rifiutarono di proseguire la guerra al fianco dei nemici e anche di tornare sotto le insegne del nuovo governo fascista, la Repubblica Sociale Italiana: catturati, furono inviati nei campi di prigionia del Reich e destinati ad una durissima detenzione, segnata dalla fame e dal lavoro forzato. A questi i tedeschi assegnarono lo status di Internati Militari Italiani (IMI). In tanti, circa 50.000, non fecero mai ritorno a casa. Il loro rifiuto fu quindi un forte atto di Resistenza: altri fecero lo stesso operando in clandestinità o salendo sui monti per combattere nelle formazioni partigiane.
È proprio a questa Resistenza – quella poco conosciuta degli internati militari italiani – che l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma dedica la mostra L’ Altra Resistenza. Militari italiani nei lager tedeschi. Parma, 1943-1945.
Promossa in occasione dell’80’ anniversario della lotta di Liberazione, l’esposizione nasce da una ricerca di natura storico-documentaria, avviata da ISREC Parma nel 2021, sul fenomeno della deportazione dal parmense durante i mesi dell’occupazione tedesca. Gli IMI, infatti, sono rimasti a lungo ai margini della narrazione resistenziale italiana, trovando un’adeguata collocazione storica solo a partire dagli anni Ottanta-Novanta, quando nuovi studi consentirono una maggiore e migliore comprensione del loro contributo all’antifascismo.
Il percorso espositivo illustra i diversi aspetti dell’esperienza vissuta dagli internati militari ed è composto da una parte introduttiva che riguarda i dati complessivi del fenomeno, con una sezione dedicata agli internati del parmense, che comprende anche mappe interattive e filmati. Segue poi la trattazione di temi di natura esistenziale e di tutto quello che si iscrive alla soggettività e all’esistenza umana relegata dietro i reticolati, raccontando anche gli stati d’animo e il reinserimento dei reduci una volta rientrati a casa a guerra conclusa, con una particolare attenzione per l’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia (sezione di Parma), della quale ISREC conserva le carte “Storie di vita” raccontate nelle lettere inviate a casa, negli appunti segnati nei diari e nelle testimonianze scritte.
L’allestimento si caratterizza per la sua natura dialettica che ha come elemento distintivo il dialogo tra contesti storici e racconti di vita (tranche de vie) dei prigionieri ed è corredato da oggetti artistici (disegni e testimonianze visive della vita nei campi di internamento) e contenuti multimediali.
I documenti e le testimonianze selezionate per la mostra provengono dall’ Archivio ISREC Parma, Archivio Centrale dello Stato, Archivio Storico Comunale di Parma, Archivio Storico Diocesano di Parma, Archivio della SPI-CGIL, Casa-Archivio Guareschi ma anche da collezionisti privati che hanno generosamente messo a disposizione ricordi di famiglia e altre preziose testimonianze (lettere, diari e appunti lasciati dai reduci dei campi).
I risultati dell’indagine storiografica alla base della mostra verranno pubblicati in un volume a cura di Roberta Mira (nella collana “Riflessi”, editore MUP) che sarà presentato il prossimo 16 maggio sempre all’APE Parma Museo.
Ideazione e progettazione: Maddalena Arrighini, Amedeo Cavalca, Rocco Melegari, Marco Minardi e Domenico Vitale
Organizzazione e coordinamento generale: Marco Minardi
Testi: Maddalena Arrighini, Rocco Melegari e Domenico Vitale
Coordinamento e produzione contenuti audiovisivi emultimediali: Amedeo Cavalca
Coordinamento scientifico: Rocco Melegari e Domenico Vitale
Audio racconto: Maddalena Arrighini e Amedeo Cavalca
Supporto tecnico-organizzativo: APE Parma Museo Fondazione Monteparma
REFERENZE ARCHIVISTICHE: National Archives di Washington, Archivio ISREC Parma, Archivio storico comunale di Parma, Musei di Palazzo dei Pio – Città di Carpi, Casa Archivio G. Guareschi, Associazione Nazionale Divisione Acqui, sezione di Parma.
Un ringraziamento particolare a Carlo Gentile (Università di Colonia) e a coloro che hanno messo a disposizione la loro documentazione privata.