Riflessi
Con Riflessi, collana dell'Istituto storico della Resistenza e dell'Età contemporanea di Parma, il lettore è chiamato a misurarsi con la storia, con quei riflessi del passato che continuano a rifrangersi sulla contemporaneità rivelando la complessità e la precarietà nella quale è immersa.
I volumi sono acquistabili nelle librerie, attraverso il sito Mup editore o presso il nostro istituto.
n. 9
DEPORTATI DAL PARMENSE. OPPOSITORI POLITICI, EBREI, INTERNATI MILITARI, LAVORATORI COATTI (1943-1945)
Roberta Mira (a cura di), Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2024, pp. 278.
Prezzo: 17 euro
Il volume, frutto di un lavoro di ricerca condotto dall'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma, ricostruisce la storia della deportazione dal Parmense tra il settembre 1943 e l'aprile del 1945, inserendola nel più generale contesto dell'occupazione nazista della città e della sua provincia, e andando ad aggiungere un tassello al mosaico della storia di Parma nella Seconda guerra mondiale.
Basandosi su un'ampia documentazione d'archivio e su testimonianze edite ed inedite, il libro ricostruisce dati quantitativi, profili biografici, vicende individuali e collettive dei gruppi di deportati, e fornisce un quadro d'insieme della deportazione dal territorio parmense come fenomeno complesso, delineandone tanto i tratti comuni quanto le specificità.
INDICE:
Premessa, di Carmen Motta;
Introduzione; di Roberta Mira;
"Quattro giorni di viaggio e quattro notti". Partigiani e oppositori politici da Parma ai lager del Terzo Reich; di Roberta Mira;
"Ich habe noch nie etwas Boses getan". La deportazione degli ebrei da Parma e dal Parmense: sommersi, salvati e non salvati; di Irene Rizzi;
Prigionieri del Terzo Reich. Gli Internati militari italiani di Parma; di Rocco Melegari;
"Vuoti a perdere". I lavoratori del Parmense nel Terzo Reich tra arruolamento volontario e deportazioni (1938-1945); di Domenico Vitale;
Appendice fotografica
n. 8
comunisti a fidenza. storia e militanza in un comune dell'emilia occidentale
Mariachiara Conti, Marco Minardi, Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2023, pp. 211.
Prezzo: 16 euro
Il presente volume è il frutto di una ricerca che ricostruisce la militanza, le proposte politiche e le alleanze amministrative della locale sezione comunista di Fidenza: indagando le carte della Federazione del Pci di Parma, i verbali dei Consigli comunali e le testimonianze dei diretti protagonisti, emergono i passaggi salienti che ne hanno caratterizzato la vicenda politica nel Secondo dopoguerra fino alla svolta della Bolognina. La difficile ricostruzione, l'affermarsi del Pci come primo partito in città, la stagione delle lotte operaie e delle contestazioni giovanili, il compromesso storico e la crisi degli anni Ottanta vengono analizzati partendo da un punto di vista inedito, quello degli organismi di base.
INDICE:
Premessa, di Maria Pia Bariggi e Carmen Motta;
Introduzione, di Eros Amadasi, Giorgio Artusi, Roberto Bacchini, Adriano Fava, Luigi Frazzi, Claudio Rossi, Vittorio Saccani, Angelo Canella;
Capitolo 1: Gli anni della democrazia;
Capitolo 2: Dalla parte dei lavoratori: gli anni Sessanta e Settanta;
Capitolo 3: Per una buona amministrazione: dal compromesso storico agli anni Ottanta
Capitolo 4: Dalla dialettica con i socialisti alla fine del Pci,
Appendice: La ricostruzione di Fidenza: 1945-1960, di Renato Mambriani
Appendice fotografica.
n. 7
parma '22. Squadrismo, antifascismo e società nel parmense
Giulia Cioci, Domenico Vitale (a cura di), Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2022, pp. 304.
Prezzo: 19 euro
Parma, agosto 1922. Nei borghi popolari, sotto la guida degli Arditi del popolo, si erigono le barricate. Di fronte migliaia di squadristi, giunti in città per porre fine allo sciopero generale e per colpire con violenza la “teppa rossa”. In quei caldi giorni di agosto si consuma l’ultimo atto di uno scontro che aveva segnato duramente il dopoguerra. Due mesi dopo, molti di quegli squadristi avrebbero marciato su Roma, consegnando al Paese una dittatura ventennale.
Questo volume, scritto a più mani dai ricercatori dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma, ricostruisce con un focus provinciale temi e narrazioni di quella pagina cruciale della storia italiana: la politica, la violenza, la società, i protagonisti e le protagoniste, le rappresentazioni e le autorappresentazioni.
Un racconto frutto di un’importante – e in parte inedita – ricerca sulle fonti d’archivio e a stampa capace di restituire la complessità di una stagione che, nel Parmense, ha assunto connotati peculiari; un’opera che sfugge dalla retorica commemorativa e che pone in primo piano una analisi delle cause e dei fattori che, cento anni fa, contribuirono a determinare lo svolgersi degli eventi.
INDICE:
"𝘈 𝘗𝘢𝘳𝘮𝘢 𝘴𝘪 𝘮𝘶𝘰𝘳𝘦 𝘤𝘢𝘯𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰". 𝘓𝘰𝘵𝘵𝘢 𝘦 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘱𝘰𝘭𝘪𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘯𝘦𝘭 𝘗𝘢𝘳𝘮𝘦𝘯𝘴𝘦, 1919-1923, di Domenico Vitale;
𝘓'𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘢 𝘣𝘢𝘳𝘳𝘪𝘤𝘢𝘵𝘢. 𝘗𝘢𝘳𝘮𝘢, 𝘢𝘨𝘰𝘴𝘵𝘰 1922, di Roberta Mira;
"𝘓𝘢𝘳𝘨𝘰 𝘢𝘭 𝘓𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰". 𝘓𝘦𝘨𝘩𝘦 𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘭𝘪𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘥𝘰𝘱𝘰𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢, di Marco Minardi;
𝘛𝘳𝘢 𝘊𝘳𝘪𝘴𝘵𝘰 𝘦 𝘉𝘢𝘳𝘢𝘣𝘣𝘢. 𝘐 𝘤𝘢𝘵𝘵𝘰𝘭𝘪𝘤𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘮𝘦𝘯𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘭 𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘮𝘰, 1919-1922, di Rocco Melegari;
𝘓'𝘢𝘯𝘵𝘪𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘮𝘰 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦, 𝘭𝘦 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘦 𝘦 𝘭𝘦 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, di Giulia Cioci;
𝘚𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘦 𝘮𝘰𝘷𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘢 𝘗𝘢𝘳𝘮𝘢: 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘨𝘦𝘯𝘦𝘳𝘦, di Maddalena Arrighini;
"𝘐 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘮𝘢𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪 𝘴𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪". 𝘓'𝘢𝘴𝘤𝘦𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘮𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘎𝘪𝘶𝘴𝘦𝘱𝘱𝘦 𝘚𝘵𝘦𝘧𝘢𝘯𝘪𝘯𝘪, di Carlo Ugolotti.
Appendice fotografica
n.6
i profughi della grande guerra nel parmense
Alessandra Mastrodonato, Domenico Vitale, Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2022, pp. 198.
Prezzo: 16 euro
A seguito dell’entrata in guerra dell’Italia (1915), le operazioni militari sul confine orientale portarono allo sfollamento di diverse migliaia di civili, un fenomeno che si trasformò in un vero e proprio esodo dopo la rotta di Caporetto (1917), coinvolgendo veneti, trentini e friulani.
Questa ricerca ricostruisce – attraverso una ricca e diversificata documentazione archivistica e a stampa e una inedita analisi quantitativa dei dati raccolti – le vicende relative alle migliaia di profughi che giunsero nel Parmense, con l’occhio rivolto ai problemi connessi all’accoglienza, all’organizzazione di una rete territoriale di “colonie”, alla non semplice integrazione tra i nuovi arrivati e la società ospitante, alla “questione del ritorno”, che in molti casi si prolungò ben oltre la fine della guerra.
Particolare attenzione viene, inoltre, riservata al tema della rappresentazione e autorappresentazione dei profughi nella narrazione della stampa locale, in relazione alla propaganda patriottica e alle esigenze di tenuta del fronte interno.
INDICE:
Premessa, di Carmen Motta;
Prefazione, di Fabio Degli Esposti;
Capitolo 1: I profughi nel parmense: la gestione degli arrivi e l'organizzazione dell'assistenza:
Capitolo 2: Le condizioni materiali degli esuli: i profughi tra solidarietà e diffidenze;
Capitolo 3: I profughi tra racconto pubblico e propaganda;
Capitolo 4: il rimpatrio e la chiusura delle colonie;
Conclusioni: Eredità e memoria
N.5
PRIGIONIERI IN ITALIA. MILITARI ALLEATI E CAMPI DI PRIGIONIA (1940-1945)
Marco Minardi (a cura di), Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2021, pp. 254
Prezzo: 19 euro
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale il regime fascista si trova impreparato ad affrontare il problema della gestione dei prigionieri di guerra nemici. Un ritardo che non viene più recuperato nel corso dei tre anni di guerra e che segna l’esistenza delle centinaia di migliaia di militari rinchiusi nei campi di prigionia distribuiti lungo la penisola.
La storia dei prigionieri in Italia tra il 1940 e il 1943 si interrompe bruscamente quando viene annunciata la firma dell’armistizio e si frantuma in migliaia di storie individuali di militari che tentano di raggiungere le linee amiche; molti finiranno nuovamente in the bag e inviati nei campi di prigionia in Germania.
Attraverso un rigoroso metodo storico, il volume indaga l’evolversi della realtà concentrazionaria in Italia nel corso della prima fase della guerra e le sorti nonché le scelte dei prigionieri in fuga dopo gli eventi dell’8 settembre 1943. Uno sguardo complesso che si arricchisce con l’analisi delle vicende personali e collettive dei protagonisti, prima e dopo il crollo del regime fascista.
I diversi contributi focalizzano l’attenzione sulle tematiche che narrano la realtà nei campi di prigionia per militari Alleati, dall’organizzazione delle strutture detentive alle violazioni della Convenzione di Ginevra e alle violenze praticate a danno dei prigionieri, dall’assistenza e dalla solidarietà in favore dei prigionieri anglo-americani nell’Italia ai rapporti degli ex prigionieri con la Resistenza, dalla realtà del campo di lavoro a Cinecittà alle pratiche e alle politiche della memoria pubblica.
INDICE DEI SAGGI:
𝘓'𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘯𝘦𝘮𝘪𝘤𝘪; di Costantino Di Sante;
𝘗𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘯𝘦𝘭 𝘱𝘢𝘦𝘴𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘚𝘰𝘭𝘦. 𝘓𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘈𝘭𝘭𝘦𝘢𝘵𝘪 𝘪𝘯 𝘐𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢 𝘵𝘳𝘢 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘊𝘰𝘯𝘷𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘎𝘪𝘯𝘦𝘷𝘳𝘢 𝘦 𝘤𝘳𝘪𝘮𝘪𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢, di Isabella Insolvibile;
"𝘊𝘰𝘯𝘵𝘢𝘥𝘪𝘯𝘪 𝘣𝘳𝘢𝘷𝘢 𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦". 𝘈𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘪𝘥𝘢𝘳𝘪𝘦𝘵𝘢̀ 𝘪𝘯 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘢𝘯𝘨𝘭𝘰-𝘢𝘮𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢𝘯𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭'𝘐𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢 𝘰𝘤𝘤𝘶𝘱𝘢𝘵𝘢, di Eugenia Corbino
"𝘌𝘴𝘴𝘦𝘳𝘪 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘪 𝘪𝘯 𝘦𝘴𝘪𝘭𝘪𝘰". 𝘗𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢 𝘦 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘪 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘪𝘯 𝘌𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢, 1941-1945, di Marco Minardi
𝘐𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘗𝘎122: 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘪𝘯𝘦𝘮𝘢 𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘪, di Carlo Ugolotti
"𝘘𝘶𝘪 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘪 𝘴𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘪". 𝘊𝘢𝘳𝘵𝘰𝘭𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘢: 𝘪𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘯.78 𝘥𝘪 𝘚𝘶𝘭𝘮𝘰𝘯𝘢, di Giulio Salzano.
n.4
parma '68. gli anni della contestazione giovanile e la stagione dei movimenti
Alessandra Mastrodonato (a cura di), Mup editore, Collana "Riflessi", Parma 2020, pp. 320.
Prezzo: 18 euro
Il volume, scritto a più mani dai ricercatori di Isrec Parma, presenta i risultati di un progetto di ricerca triennale che, avviato nell'ottobre 2017, alla vigilia del Cinquantesimo della contestazione giovanile del 1968, si propone di rileggere alcuni dei momenti più significativi del Sessantotto parmense all'interno di una cornice più ampia, adottando uno sguardo diacronico che permette di gettare nuova luce sui processi di lungo periodo che fecero da sfondo alle proteste.
Al tempo stesso, si è cercato di allargare il focus dell'indagine, ponendo sotto la lente di ingrandimento della ricerca storica l'intera società parmense, con i suoi sommovimenti interni, il suo tessuto sociale e culturale e la sua dialettica politica. E' Parma, infatti, la vera protagonista di questa pagine che, attraverso l'analisi di un caso locale inquadrabile nel contesto della media provincia emiliana, ambiscono ad arricchire il quadro interpretativo tratteggiato dal dibattito storiografico su un'esperienza per molti aspetti peculiare, non riducibile tout court alle dinamiche che caratterizzarono le grandi città universitarie.
Filo conduttore di tutti i saggi è un interesse privilegiato per quello che indubbiamente fu il principale animatore della mobilitazione sociale, vale a dire l'universo giovanile: un arcipelago composito, attraversato da percorsi di acculturazione politica eterogenei, ma soprattutto da processi di contaminazione che spesso travalicarono i confini delle tradizionali appartenenze politiche e culturali per dar vita a identità plurali.
𝗜𝗡𝗗𝗜𝗖𝗘 𝗗𝗘𝗜 𝗦𝗔𝗚𝗚𝗜
-𝑄𝑢𝑒𝑖 366 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 "𝐺𝑎𝑧𝑧𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑃𝑎𝑟𝑚𝑎": 𝑑𝑢𝑒 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑖 𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑜; di Gabriele Balestrazzi
- 𝑃𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑡𝑜𝑡𝑡𝑜. 𝑅𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑧𝑒 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒𝑠𝑐ℎ𝑒 𝑒 𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒𝑡𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑑𝑜𝑝𝑜𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: di Alessandra Mastrodonato
- "𝐿'𝑒𝑝𝑖𝑑𝑒𝑚𝑖𝑎 𝑑𝑖𝑙𝑎𝑔𝑎": 𝑖𝑙 𝑆𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑡𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑚𝑒𝑑𝑖; di Salvo Taranto
- 𝐺𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖 𝐶𝑎𝑡𝑡𝑜𝑙𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑑𝑖𝑠𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜; di Lorenzo Sala
- 𝐷𝑎𝑙 𝑇𝑒𝑟𝑧𝑜𝑚𝑜𝑛𝑑𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑎𝑙 𝑀𝑎𝑟𝑥𝑖𝑠𝑚𝑜-𝐿𝑒𝑛𝑖𝑛𝑖𝑠𝑚𝑜: 𝐿𝑎 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑡𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑚𝑒𝑛𝑠𝑒; di Domenico Vitale
- 𝑇𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑉𝑖𝑒𝑡𝑛𝑎𝑚 𝑒 𝑖𝑙 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑀𝑢𝑡𝑢𝑎: 𝑖𝑙 𝑐𝑖𝑛𝑒𝑚𝑎 𝑎 𝑃𝑎𝑟𝑚𝑎 𝑛𝑒𝑙 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑜 𝑆𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑡𝑜𝑡𝑡𝑜; di Carlo Ugolotti
- 𝐺𝑙𝑖 "𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑒𝑖": 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑓𝑎𝑠𝑐𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑐𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎; di Marco Minardi
- 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗳𝗼𝘁𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗰𝗮 a cura di Giovanni Ferraguti e Beppe Fontana
n. 3
L'IMPEGNO E IL DESIDERIO. DONNE E POLITICA A PARMA (1946-1994)
Teresa Malice, Chiara Nizzoli, Irene Sandei, Mup editore, Collana "Riflessi", Parma 2020, pp. 390.
Prezzo: 19 euro
In questo volume – esito di un pluriennale lavoro di ricerca d’archivio e di raccolta di testimonianze –, partendo dalla Resistenza e dall’immediato dopoguerra, e concentrandosi soprattutto sull’arco temporale dal 1946 (anno del primo voto femminile) al 1994 (elezione diretta del sindaco), Malice, Nizzoli e Sandei procedono dalle esperienze, politiche ed esistenziali, delle protagoniste della politica a Parma per arrivare a narrare una grande, e ancora inedita, biografia collettiva.
L’impegno e il desiderio: sono queste le due dimensioni scelte per catturare l’essenza di una lunga stagione, che comprende l’emancipazionismo e il femminismo, le associazioni femminili del dopoguerra e i gruppi dell’autocoscienza, nonché le battaglie per il welfare locale e i diritti civili.
Come evidenziato da Maria Grazia Suriano nella sua introduzione, nel libro “le ricercatrici restituiscono le voci delle protagoniste; sarà facile riconoscervi quel sentimento di empatia nel ricostruirne le esperienze, individuali certo, la cui risonanza definisce il loro stesso lavoro di ricerca, descrivendo una storia più grande, dove in ogni punto è possibile riconoscere un gesto di donna, altrimenti non detto”
Indice:
Premessa, di Carmen Motta
Introduzione, di Maria Grazia Suriano
La formazione politica delle donne, di Chiara Nizzoli
"Coraggio bisogna averne per andare avanti", di Irene Sandei
Agire, apprendere, pensare e ripensare, di Teresa Malice
Indice dei nomi di Persona
Le intervistate
Le autrici
Ringraziamenti
n.2
parma '46. dal fascismo alla democrazia
a cura di Teresa Malice, Mup editore, Collana Riflessi, Parma 2019, pp. 268.
Prezzo 18 euro
Nella primavera del 1946 anche a Parma si votò per le elezioni amministrative e, il 2 giugno, per il Referendum istituzionale e l’Assemblea Costituente. Alle prime elezioni di massa dopo la dittatura fascista parteciparono, per la prima volta, anche le donne. Quale fu l’esito delle consultazioni e come fu vissuto a Parma questo passaggio storico verso la democrazia?
Attraverso una serie di saggi, frutto di ricerche inedite, il volume propone ricostruzioni, interpretazioni e punti di vista su quella nuova stagione di libertà. Scopo ultimo è restituire la fotografia di una transizione, affrontando i temi della riorganizzazione legislativa, del vocabolario della conquistata democrazia, delle scelte politiche, dell’emancipazione femminile e dell’esclusione politico-sociale
Indice:
Premessa; di Attilio Ubaldi;
Prefazione; di Giuseppe Forlani;
Introduzione; di Teresa Malice;
CAPITOLO 1: Parma verso la democrazia; di Marco Minardi;
CAPITOLO 2: Antefatti, assetti istituzionali e processo legislativo; di Simone Galli;
CAPITOLO 3: Le parole contese della democrazia. Propaganda e retorica politica nella campagna elettorale del 1943; di Alessandra Mastrodonato;
CAPITOLO 4: Il voto a Parma nella primavera del 1946. Lineamenti interpretativi per un'analisi politico-elettorale; di Teresa Malice;
CAPITOLO 5: Repubblica o Monarchia? Parma al bivio istituzionale; di Tommaso Ferrari;
CAPITOLO 6: "Pane, lavoro e voto". Le donne e la democrazia conquistata; di Chiara Nizzoli;
CAPITOLO 7: Ai margini dell'esperienza ciellenistica. Settarismo, ribellismo e malcontento popolare nel parmense; di Domenico Vitale;
Appendice: Elezioni politiche e Referendum. Risultati, candidati ed eletti a Parma nelle votazioni del 1946; a cura di Domenico Vitale.
n. 1
NEMICI IN PATRIA. ANTIFASCISTI AL CONFINO
Marco Minardi, Mup editore, collana Riflessi, Parma 2018 (pp.188)
Prezzo 15 euro
Dieci storie differenti, dieci antifascisti, tutti di Parma. Sono loro i protagonisti di questo saggio, giovani uomini accomunati da origine, ideologia e destino. Uomini provenienti soprattutto dai rioni Trinità e San Benedetto, dove avevano partecipato alle Barricate del 1922 che respinsero l’assalto delle squadre fasciste.
Da quella leggendaria vittoria le loro storie s’intrecceranno lungo tutto l’arco del Ventennio: giudicati pericolosi dal nascente regime fascista verranno prima perseguitati e infine allontanati per anni dalle loro famiglie e dalla loro città. Sul finire del 1926 saranno infatti costretti al confino di polizia, la maggiore arma preventiva di repressione del regime, deportati sulle isole di Lampedusa, Favignana, Ustica, Lipari, Ponza e Ventotene.
Prigionieri dell’iniquo meccanismo fascista e in balia dell’arbitrio dei propri guardiani, sopportarono con coraggio e forza d’animo il dramma della lontananza da casa e dalle proprie famiglie, le avversità di quegli ambienti ostili, le malattie e le vessazioni, partecipando attivamente alla vita insulare con i propri compagni d’esilio, impotenti ma allo stesso tempo ancora capaci di mantenere saldi i propri ideali e viva la speranza per una società migliore.
Marco Minardi, attraverso un emozionante racconto corale – fatto soprattutto grazie all’importante lavoro di ricerca sulle carte d’archivio e gli scritti autobiografici – riesce a far riemergere queste esistenze celate nelle pieghe della memoria e della storiografia dell’antifascismo emiliano.
Indice:
Prefazione; di Marco De Blasi
Introduzione
Sovversivi
"L'invalicabile muro del mare lontano"
"Si vive, o meglio si campa"
Nemici in patria
Liberazione
Indice dei nomi di persona
Indice dei nomi di luogo