Saggistica
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DEPORTATI DAL PARMENSE. OPPOSITORI POLITICI, EBREI, INTERNATI MILITARI, LAVORATORI COATTI (1943-1945)
Roberta Mira (a cura di), Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2024, pp. 278.
Prezzo: 17 euro
Il volume, frutto di un lavoro di ricerca condotto dall'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma, ricostruisce la storia della deportazione dal Parmense tra il settembre 1943 e l'aprile del 1945, inserendola nel più generale contesto dell'occupazione nazista della città e della sua provincia, e andando ad aggiungere un tassello al mosaico della storia di Parma nella Seconda guerra mondiale.
Basandosi su un'ampia documentazione d'archivio e su testimonianze edite ed inedite, il libro ricostruisce dati quantitativi, profili biografici, vicende individuali e collettive dei gruppi di deportati, e fornisce un quadro d'insieme della deportazione dal territorio parmense come fenomeno complesso, delineandone tanto i tratti comuni quanto le specificità.
INDICE:
Premessa, di Carmen Motta;
Introduzione; di Roberta Mira;
"Quattro giorni di viaggio e quattro notti". Partigiani e oppositori politici da Parma ai lager del Terzo Reich; di Roberta Mira;
"Ich habe noch nie etwas Boses getan". La deportazione degli ebrei da Parma e dal Parmense: sommersi, salvati e non salvati; di Irene Rizzi;
Prigionieri del Terzo Reich. Gli Internati militari italiani di Parma; di Rocco Melegari;
"Vuoti a perdere". I lavoratori del Parmense nel Terzo Reich tra arruolamento volontario e deportazioni (1938-1945); di Domenico Vitale;
Appendice fotografica
comunisti a fidenza. storia e militanza in un comune dell'emilia occidentale
Mariachiara Conti, Marco Minardi, Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2023, pp. 211.
Prezzo: 16 euro
Il presente volume è il frutto di una ricerca che ricostruisce la militanza, le proposte politiche e le alleanze amministrative della locale sezione comunista di Fidenza: indagando le carte della Federazione del Pci di Parma, i verbali dei Consigli comunali e le testimonianze dei diretti protagonisti, emergono i passaggi salienti che ne hanno caratterizzato la vicenda politica nel Secondo dopoguerra fino alla svolta della Bolognina. La difficile ricostruzione, l'affermarsi del Pci come primo partito in città, la stagione delle lotte operaie e delle contestazioni giovanili, il compromesso storico e la crisi degli anni Ottanta vengono analizzati partendo da un punto di vista inedito, quello degli organismi di base.
INDICE:
Premessa, di Maria Pia Bariggi e Carmen Motta;
Introduzione, di Eros Amadasi, Giorgio Artusi, Roberto Bacchini, Adriano Fava, Luigi Frazzi, Claudio Rossi, Vittorio Saccani, Angelo Canella;
Capitolo 1: Gli anni della democrazia;
Capitolo 2: Dalla parte dei lavoratori: gli anni Sessanta e Settanta;
Capitolo 3: Per una buona amministrazione: dal compromesso storico agli anni Ottanta
Capitolo 4: Dalla dialettica con i socialisti alla fine del Pci,
Appendice: La ricostruzione di Fidenza: 1945-1960, di Renato Mambriani
parma '22. Squadrismo, antifascismo e società nel parmense
Giulia Cioci, Domenico Vitale (a cura di), Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2022, pp. 293.
Prezzo: 19 euro
Parma, agosto 1922. Nei borghi popolari, sotto la guida degli Arditi del popolo, si erigono le barricate. Di fronte migliaia di squadristi, giunti in città per porre fine allo sciopero generale e per colpire con violenza la “teppa rossa”. In quei caldi giorni di agosto si consuma l’ultimo atto di uno scontro che aveva segnato duramente il dopoguerra. Due mesi dopo, molti di quegli squadristi avrebbero marciato su Roma, consegnando al Paese una dittatura ventennale.
Questo volume, scritto a più mani dai ricercatori dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma, ricostruisce con un focus provinciale temi e narrazioni di quella pagina cruciale della storia italiana: la politica, la violenza, la società, i protagonisti e le protagoniste, le rappresentazioni e le autorappresentazioni.
Un racconto frutto di un’importante – e in parte inedita – ricerca sulle fonti d’archivio e a stampa capace di restituire la complessità di una stagione che, nel Parmense, ha assunto connotati peculiari; un’opera che sfugge dalla retorica commemorativa e che pone in primo piano una analisi delle cause e dei fattori che, cento anni fa, contribuirono a determinare lo svolgersi degli eventi.
INDICE:
"𝘈 𝘗𝘢𝘳𝘮𝘢 𝘴𝘪 𝘮𝘶𝘰𝘳𝘦 𝘤𝘢𝘯𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰". 𝘓𝘰𝘵𝘵𝘢 𝘦 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘱𝘰𝘭𝘪𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘯𝘦𝘭 𝘗𝘢𝘳𝘮𝘦𝘯𝘴𝘦, 1919-1923, di Domenico Vitale;
𝘓'𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘢 𝘣𝘢𝘳𝘳𝘪𝘤𝘢𝘵𝘢. 𝘗𝘢𝘳𝘮𝘢, 𝘢𝘨𝘰𝘴𝘵𝘰 1922, di Roberta Mira;
"𝘓𝘢𝘳𝘨𝘰 𝘢𝘭 𝘓𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰". 𝘓𝘦𝘨𝘩𝘦 𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘭𝘪𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘥𝘰𝘱𝘰𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢, di Marco Minardi;
𝘛𝘳𝘢 𝘊𝘳𝘪𝘴𝘵𝘰 𝘦 𝘉𝘢𝘳𝘢𝘣𝘣𝘢. 𝘐 𝘤𝘢𝘵𝘵𝘰𝘭𝘪𝘤𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘮𝘦𝘯𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘭 𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘮𝘰, 1919-1922, di Rocco Melegari;
𝘓'𝘢𝘯𝘵𝘪𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘮𝘰 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦, 𝘭𝘦 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘦 𝘦 𝘭𝘦 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, di Giulia Cioci;
𝘚𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘦 𝘮𝘰𝘷𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘢 𝘗𝘢𝘳𝘮𝘢: 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘨𝘦𝘯𝘦𝘳𝘦, di Maddalena Arrighini;
"𝘐 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘮𝘢𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪 𝘴𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪". 𝘓'𝘢𝘴𝘤𝘦𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘮𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘎𝘪𝘶𝘴𝘦𝘱𝘱𝘦 𝘚𝘵𝘦𝘧𝘢𝘯𝘪𝘯𝘪, di Carlo Ugolotti.
Appendice fotografica
i profughi della grande guerra nel parmense
Alessandra Mastrodonato, Domenico Vitale, Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2022, pp. 198.
Prezzo: 18 euro
A seguito dell’entrata in guerra dell’Italia (1915), le operazioni militari sul confine orientale portarono allo sfollamento di diverse migliaia di civili, un fenomeno che si trasformò in un vero e proprio esodo dopo la rotta di Caporetto (1917), coinvolgendo veneti, trentini e friulani.
Questa ricerca ricostruisce – attraverso una ricca e diversificata documentazione archivistica e a stampa e una inedita analisi quantitativa dei dati raccolti – le vicende relative alle migliaia di profughi che giunsero nel Parmense, con l’occhio rivolto ai problemi connessi all’accoglienza, all’organizzazione di una rete territoriale di “colonie”, alla non semplice integrazione tra i nuovi arrivati e la società ospitante, alla “questione del ritorno”, che in molti casi si prolungò ben oltre la fine della guerra.
Particolare attenzione viene, inoltre, riservata al tema della rappresentazione e autorappresentazione dei profughi nella narrazione della stampa locale, in relazione alla propaganda patriottica e alle esigenze di tenuta del fronte interno.
INDICE:
Premessa, di Carmen Motta;
Prefazione, di Fabio Degli Esposti;
Capitolo 1: I profughi nel parmense: la gestione degli arrivi e l'organizzazione dell'assistenza:
Capitolo 2: Le condizioni materiali degli esuli: i profughi tra solidarietà e diffidenze;
Capitolo 3: I profughi tra racconto pubblico e propaganda;
Capitolo 4: il rimpatrio e la chiusura delle colonie;
Conclusioni: Eredità e memoria
PRIGIONIERI IN ITALIA. MILITARI ALLEATI E CAMPI DI PRIGIONIA (1940-1945)
Marco Minardi (a cura di), Mup editore, Collana "Riflessi", Parma, 2021, pp. 254
Prezzo: 19 euro
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale il regime fascista si trova impreparato ad affrontare il problema della gestione dei prigionieri di guerra nemici. Un ritardo che non viene più recuperato nel corso dei tre anni di guerra e che segna l’esistenza delle centinaia di migliaia di militari rinchiusi nei campi di prigionia distribuiti lungo la penisola.
La storia dei prigionieri in Italia tra il 1940 e il 1943 si interrompe bruscamente quando viene annunciata la firma dell’armistizio e si frantuma in migliaia di storie individuali di militari che tentano di raggiungere le linee amiche; molti finiranno nuovamente in the bag e inviati nei campi di prigionia in Germania.
Attraverso un rigoroso metodo storico, il volume indaga l’evolversi della realtà concentrazionaria in Italia nel corso della prima fase della guerra e le sorti nonché le scelte dei prigionieri in fuga dopo gli eventi dell’8 settembre 1943. Uno sguardo complesso che si arricchisce con l’analisi delle vicende personali e collettive dei protagonisti, prima e dopo il crollo del regime fascista.
I diversi contributi focalizzano l’attenzione sulle tematiche che narrano la realtà nei campi di prigionia per militari Alleati, dall’organizzazione delle strutture detentive alle violazioni della Convenzione di Ginevra e alle violenze praticate a danno dei prigionieri, dall’assistenza e dalla solidarietà in favore dei prigionieri anglo-americani nell’Italia ai rapporti degli ex prigionieri con la Resistenza, dalla realtà del campo di lavoro a Cinecittà alle pratiche e alle politiche della memoria pubblica.
INDICE DEI SAGGI:
𝘓'𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘯𝘦𝘮𝘪𝘤𝘪; di Costantino Di Sante;
𝘗𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘯𝘦𝘭 𝘱𝘢𝘦𝘴𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘚𝘰𝘭𝘦. 𝘓𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘈𝘭𝘭𝘦𝘢𝘵𝘪 𝘪𝘯 𝘐𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢 𝘵𝘳𝘢 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘊𝘰𝘯𝘷𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘎𝘪𝘯𝘦𝘷𝘳𝘢 𝘦 𝘤𝘳𝘪𝘮𝘪𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢, di Isabella Insolvibile;
"𝘊𝘰𝘯𝘵𝘢𝘥𝘪𝘯𝘪 𝘣𝘳𝘢𝘷𝘢 𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦". 𝘈𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘪𝘥𝘢𝘳𝘪𝘦𝘵𝘢̀ 𝘪𝘯 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘢𝘯𝘨𝘭𝘰-𝘢𝘮𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢𝘯𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭'𝘐𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢 𝘰𝘤𝘤𝘶𝘱𝘢𝘵𝘢, di Eugenia Corbino
"𝘌𝘴𝘴𝘦𝘳𝘪 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘪 𝘪𝘯 𝘦𝘴𝘪𝘭𝘪𝘰". 𝘗𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢 𝘦 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘪 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘪𝘯 𝘌𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢, 1941-1945, di Marco Minardi
𝘐𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘗𝘎122: 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘪𝘯𝘦𝘮𝘢 𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘪, di Carlo Ugolotti
"𝘘𝘶𝘪 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘪 𝘴𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘪". 𝘊𝘢𝘳𝘵𝘰𝘭𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘢: 𝘪𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘯.78 𝘥𝘪 𝘚𝘶𝘭𝘮𝘰𝘯𝘢, di Giulio Salzano.
PARMA '68. GLI ANNI DELLA CONTESTAZIONE GIOVANILE E LA STAGIONE DEI MOVIMENTI
Alessandra Mastrodonato (a cura di), Mup editore, Collana "Riflessi", Parma 2020, pp. 320.
Prezzo: 18 euro
Il volume, scritto a più mani dai ricercatori di Isrec Parma, presenta i risultati di un progetto di ricerca triennale che, avviato nell'ottobre 2017, alla vigilia del Cinquantesimo della contestazione giovanile del 1968, si propone di rileggere alcuni dei momenti più significativi del Sessantotto parmense all'interno di una cornice più ampia, adottando uno sguardo diacronico che permette di gettare nuova luce sui processi di lungo periodo che fecero da sfondo alle proteste.
Al tempo stesso, si è cercato di allargare il focus dell'indagine, ponendo sotto la lente di ingrandimento della ricerca storica l'intera società parmense, con i suoi sommovimenti interni, il suo tessuto sociale e culturale e la sua dialettica politica. E' Parma, infatti, la vera protagonista di questa pagine che, attraverso l'analisi di un caso locale inquadrabile nel contesto della media provincia emiliana, ambiscono ad arricchire il quadro interpretativo tratteggiato dal dibattito storiografico su un'esperienza per molti aspetti peculiare, non riducibile tout court alle dinamiche che caratterizzarono le grandi città universitarie.
Filo conduttore di tutti i saggi è un interesse privilegiato per quello che indubbiamente fu il principale animatore della mobilitazione sociale, vale a dire l'universo giovanile: un arcipelago composito, attraversato da percorsi di acculturazione politica eterogenei, ma soprattutto da processi di contaminazione che spesso travalicarono i confini delle tradizionali appartenenze politiche e culturali per dar vita a identità plurali.
𝗜𝗡𝗗𝗜𝗖𝗘 𝗗𝗘𝗜 𝗦𝗔𝗚𝗚𝗜
-𝑄𝑢𝑒𝑖 366 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 "𝐺𝑎𝑧𝑧𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑃𝑎𝑟𝑚𝑎": 𝑑𝑢𝑒 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑖 𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑜; di Gabriele Balestrazzi
- 𝑃𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑡𝑜𝑡𝑡𝑜. 𝑅𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑧𝑒 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒𝑠𝑐ℎ𝑒 𝑒 𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒𝑡𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑑𝑜𝑝𝑜𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: di Alessandra Mastrodonato
- "𝐿'𝑒𝑝𝑖𝑑𝑒𝑚𝑖𝑎 𝑑𝑖𝑙𝑎𝑔𝑎": 𝑖𝑙 𝑆𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑡𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑚𝑒𝑑𝑖; di Salvo Taranto
- 𝐺𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖 𝐶𝑎𝑡𝑡𝑜𝑙𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑑𝑖𝑠𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜; di Lorenzo Sala
- 𝐷𝑎𝑙 𝑇𝑒𝑟𝑧𝑜𝑚𝑜𝑛𝑑𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑎𝑙 𝑀𝑎𝑟𝑥𝑖𝑠𝑚𝑜-𝐿𝑒𝑛𝑖𝑛𝑖𝑠𝑚𝑜: 𝐿𝑎 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑡𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑚𝑒𝑛𝑠𝑒; di Domenico Vitale
- 𝑇𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑉𝑖𝑒𝑡𝑛𝑎𝑚 𝑒 𝑖𝑙 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑀𝑢𝑡𝑢𝑎: 𝑖𝑙 𝑐𝑖𝑛𝑒𝑚𝑎 𝑎 𝑃𝑎𝑟𝑚𝑎 𝑛𝑒𝑙 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑜 𝑆𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑡𝑜𝑡𝑡𝑜; di Carlo Ugolotti
- 𝐺𝑙𝑖 "𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑒𝑖": 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑓𝑎𝑠𝑐𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑐𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎; di Marco Minardi
- 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗳𝗼𝘁𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗰𝗮 a cura di Giovanni Ferraguti e Beppe Fontana
L'IMPEGNO E IL DESIDERIO. DONNE E POLITICA A PARMA (1946-1994)
Teresa Malice, Chiara Nizzoli, Irene Sandei, Mup editore, Collana "Riflessi", Parma 2020, pp. 390.
Prezzo: 19 euro
In questo volume – esito di un pluriennale lavoro di ricerca d’archivio e di raccolta di testimonianze –, partendo dalla Resistenza e dall’immediato dopoguerra, e concentrandosi soprattutto sull’arco temporale dal 1946 (anno del primo voto femminile) al 1994 (elezione diretta del sindaco), Malice, Nizzoli e Sandei procedono dalle esperienze, politiche ed esistenziali, delle protagoniste della politica a Parma per arrivare a narrare una grande, e ancora inedita, biografia collettiva.
L’impegno e il desiderio: sono queste le due dimensioni scelte per catturare l’essenza di una lunga stagione, che comprende l’emancipazionismo e il femminismo, le associazioni femminili del dopoguerra e i gruppi dell’autocoscienza, nonché le battaglie per il welfare locale e i diritti civili.
Come evidenziato da Maria Grazia Suriano nella sua introduzione, nel libro “le ricercatrici restituiscono le voci delle protagoniste; sarà facile riconoscervi quel sentimento di empatia nel ricostruirne le esperienze, individuali certo, la cui risonanza definisce il loro stesso lavoro di ricerca, descrivendo una storia più grande, dove in ogni punto è possibile riconoscere un gesto di donna, altrimenti non detto”
Indice:
Premessa, di Carmen Motta
Introduzione, di Maria Grazia Suriano
La formazione politica delle donne, di Chiara Nizzoli
"Coraggio bisogna averne per andare avanti", di Irene Sandei
Agire, apprendere, pensare e ripensare, di Teresa Malice
Indice dei nomi di Persona
Le intervistate
Le autrici
Ringraziamenti
comando militare nord emilia. dizionario della resistenza nell'emilia occidentale
Autori: Fabrizio Achilli, Carla Antonini, Gian Luigi Cavanna, Chiara Cecchetti, Mariachiara Conti, Natalia Gaboardi, Giovanni Grassi, Costanza Guidetti, Rocco Melegari, Alessandra Mastrodonato, Daniela Morsia, Romano Repetti, Franco Sprega.
Progetto e coordinamento scientifico: Fabrizio Achilli, Marco Minardi, Massimo Storchi
IL DIZIONARIO E' DISPONIBILE IN VERSIONE PDF CLICCANDO SULL'IMMAGINE DELLA COPERTINA A DESTRA
I tre istituti storici della Resistenza di Parma, Piacenza e Reggio Emilia decisero, nel 2018, di avviare un progetto per la realizzazione di un dizionario della Lotta di liberazione nelle loro tre province con il sostegno dell'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, nell'ambito dei progetti di rete degli Istituti storici della Resistenza emiliano-romagnoli, finanziati dalla legge regionale n. 3/2016 “Memoria del Novecento. Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento”.
L'obiettivo era quello di mettere a disposizione del pubblico uno strumento storico-divulgativo che consentisse di conoscere e approfondire la Resistenza nelle province nord-occidentali dell'Emilia-Romagna, a partire dalle formazioni partigiane, dagli eventi e luoghi che la caratterizzarono.
Un dizionario composto di lemmi di diverse dimensioni realizzati da studiosi che negli anni hanno lavorato, a livello territoriale, sui tanti episodi e protagonisti della guerra contro il nazifascismo nel periodo 1943-1945.
Fin dalla fase progettuale si è deciso di escludere la possibile componente biografica del dizionario, delle migliaia di combattenti - uomini, donne, ragazzi - comandanti e patrioti, che si impegnarono nella strenua lotta contro tedeschi e fascisti, rimandando il lettore alle banche dati che gli stessi istituti hanno già pubblicato o che stanno approntando.
Un dizionario, si diceva, dalla forma aperta, un cantiere, che verrà aggiornato e ampliato periodicamente con nuovi lemmi e perfezionando quelli già esistenti, sotto la supervisione dei responsabili scientifici indicati dai tre istituti promotori del progetto. Uno strumento che nel tempo, ci auguriamo tutti, possa diventare essenziale e punto di riferimento per la conoscenza e la divulgazione storica della lotta di Liberazione nei territori dell'Emilia nord-occidentale.
parma '46. dal fascismo alla democrazia
a cura di Teresa Malice, Mup editore, Collana Riflessi, Parma 2019, pp. 268
Prezzo 18 euro
Nella primavera del 1946 anche a Parma si votò per le elezioni amministrative e, il 2 giugno, per il Referendum istituzionale e l’Assemblea Costituente. Alle prime elezioni di massa dopo la dittatura fascista parteciparono, per la prima volta, anche le donne. Quale fu l’esito delle consultazioni e come fu vissuto a Parma questo passaggio storico verso la democrazia?
Attraverso una serie di saggi, frutto di ricerche inedite, il volume propone ricostruzioni, interpretazioni e punti di vista su quella nuova stagione di libertà. Scopo ultimo è restituire la fotografia di una transizione, affrontando i temi della riorganizzazione legislativa, del vocabolario della conquistata democrazia, delle scelte politiche, dell’emancipazione femminile e dell’esclusione politico-sociale
Indice:
Premessa; di Attilio Ubaldi;
Prefazione; di Giuseppe Forlani;
Introduzione; di Teresa Malice;
CAPITOLO 1: Parma verso la democrazia; di Marco Minardi;
CAPITOLO 2: Antefatti, assetti istituzionali e processo legislativo; di Simone Galli;
CAPITOLO 3: Le parole contese della democrazia. Propaganda e retorica politica nella campagna elettorale del 1943; di Alessandra Mastrodonato;
CAPITOLO 4: Il voto a Parma nella primavera del 1946. Lineamenti interpretativi per un'analisi politico-elettorale; di Teresa Malice;
CAPITOLO 5: Repubblica o Monarchia? Parma al bivio istituzionale; di Tommaso Ferrari;
CAPITOLO 6: "Pane, lavoro e voto". Le donne e la democrazia conquistata; di Chiara Nizzoli;
CAPITOLO 7: Ai margini dell'esperienza ciellenistica. Settarismo, ribellismo e malcontento popolare nel parmense; di Domenico Vitale;
Appendice: Elezioni politiche e Referendum. Risultati, candidati ed eletti a Parma nelle votazioni del 1946; a cura di Domenico Vitale.
nemici in patria. antifascisti al confino
Marco Minardi, Mup editore, collana Riflessi, Parma 2018 (pp.188)
Prezzo 15 euro
Dieci storie differenti, dieci antifascisti, tutti di Parma. Sono loro i protagonisti di questo saggio, giovani uomini accomunati da origine, ideologia e destino. Uomini provenienti soprattutto dai rioni Trinità e San Benedetto, dove avevano partecipato alle Barricate del 1922 che respinsero l’assalto delle squadre fasciste.
Da quella leggendaria vittoria le loro storie s’intrecceranno lungo tutto l’arco del Ventennio: giudicati pericolosi dal nascente regime fascista verranno prima perseguitati e infine allontanati per anni dalle loro famiglie e dalla loro città. Sul finire del 1926 saranno infatti costretti al confino di polizia, la maggiore arma preventiva di repressione del regime, deportati sulle isole di Lampedusa, Favignana, Ustica, Lipari, Ponza e Ventotene.
Prigionieri dell’iniquo meccanismo fascista e in balia dell’arbitrio dei propri guardiani, sopportarono con coraggio e forza d’animo il dramma della lontananza da casa e dalle proprie famiglie, le avversità di quegli ambienti ostili, le malattie e le vessazioni, partecipando attivamente alla vita insulare con i propri compagni d’esilio, impotenti ma allo stesso tempo ancora capaci di mantenere saldi i propri ideali e viva la speranza per una società migliore.
Marco Minardi, attraverso un emozionante racconto corale – fatto soprattutto grazie all’importante lavoro di ricerca sulle carte d’archivio e gli scritti autobiografici – riesce a far riemergere queste esistenze celate nelle pieghe della memoria e della storiografia dell’antifascismo emiliano.
Indice:
Prefazione; di Marco De Blasi
Introduzione
Sovversivi
"L'invalicabile muro del mare lontano"
"Si vive, o meglio si campa"
Nemici in patria
Liberazione
Indice dei nomi di persona
Indice dei nomi di luogo
l'Esercito della carita'. 150 anni di croce rossa italiana a parma tra slancio umanitario e radicamento sul territorio
A cura di Alessandra Mastrodonato, Mup editore, collana Crisopoli, Parma 2017 (pp. 330)
Prezzo 15 euro
Il volume, frutto di un lavoro a più mani condotto dai ricercatori dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma, delinea con un approccio tematico-cronologico la storia e l’impegno solidaristico del Comitato provinciale parmense della Croce Rossa Italiana, in occasione dei centocinquant’anni dalla sua nascita, avvenuta il 13 maggio 1866.
Con l’ausilio di documenti d’archivio, fonti a stampa, testimonianze ufficiali e private, i contributi in esso raccolti ripercorrono le tappe salienti della presenza cittadina del Comitato, dalla sua istituzione – merito della volontà e del sostegno di un gruppo di benefattori – ai giorni nostri, con particolare attenzione ai momenti di impegno diretto della Squadriglia sanitaria parmense, dei militi, delle dame e delle infermiere volontarie nell’ambito di guerre, emergenze e calamità naturali.
Scopo precipuo del volume non è, tuttavia, quello di costruire una cronaca evenemenziale della storia della Croce Rossa a Parma, quanto piuttosto quello di indagare come essa si è inserita nel tessuto sociale della città e si è, nel tempo, relazionata con la comunità locale.
Filo conduttore dei diversi contributi è il tentativo di assumere lo sviluppo associativo e la progressiva affermazione della Croce Rossa a livello locale come un indicatore privilegiato per gettare luce sulle pratiche sociali, le reti di solidarietà e la dialettica politica che hanno caratterizzato nella seconda metà dell’Ottocento e attraverso il lungo Novecento la società parmigiana. In tal senso la ricerca ambisce ad inserirsi, dal punto di vista storiografico, nel campo della storia sociale.
Indice:
Presentazione; di Giuseppe Zanmarchi
Premessa; di Attilio Ubaldi
Introduzione; di Paolo Vanni
Nota al lettore; di Alessandra Mastrodonato
"Vibrerà inalterato lo spirito di sacrificio e di amor proprio". L'apprendistato ottocentesco della Croce Rossa parmense; di Alessandra Mastrodonato
La Croce Rossa parmense durante la guerra italo-turca: la politica dell'ambiguità; di Carlo Ugolotti
La Croce Rossa durante la Grande guerra: militi e crocerossine a Parma; di Cecilia Boggio
Le attività in tempo di pace del Comitato parmense della Croce Rossa Italiana; di Domenico Vitale
Discorso femminile, professionalizzazione ed emancipazione nelle donne della Croce Rossa di Parma; di Teresa Malice
"Benedetta città dove facilmente si esagera": la guerra delle Croci, di Salvo Taranto
Socialità e solidarietà: la Croce Rossa nella società parmense; di Alessandra Mastrodonato
Per una geografia della solidarietà: la diffusione della Cri in provincia di Parma; a cura di Andrea Oppici
Appendice: conversando con i testimoni
L’utopia della concretezza. Vita di Giovanni Faraboli, socialista e cooperatore
Margherita Becchetti, CLUEB Editore, ISREC Parma, Bologna 2012 (pp. 226).
Prezzo 15 euro
Figlio di braccianti, e bracciante lui stesso fino all’incontro con l’attività politica e sindacale a tempi pieno, Giovanni Faraboli concepì, per tutta la vita, la militanza socialista come un’attività per realizzare passi concreti nel processo di emancipazione dei lavoratori. Una visione improntata ad un rigido pragmatismo che cercò di costruire non solo forme di resistenza alle ingiustizie della società borghese, ma luoghi e reti economico-sociali che concretamente anticipassero un futuro mondi di “liberi d eguali”.
Indice
Introduzione
Un bracciante tra i braccianti
Tra Agostino Berenini e Alceste De Ambris
Aria di guerra
Il rogo
In terra di Francia
Un difficile ritorno
Gli scritti di Giovanni Faraboli
Appendice documentaria
Indice dei nomi
Invisibili. Internati civili nella provincia di Parma, 1940-1945
Marco Minardi, CLUEB Editore, ISREC Parma, Bologna 2010 (pp. 406).
Prezzo 10 euro (esaurito)
Gli internati civili rappresentano l’invisibile sociale, la non appartenenza. Pochi sapevano di loro. Non appartenevano che a se stessi, alle loro famiglie, ai loro valori; estranei, ospiti, stranieri, in parte sovversivi, nessun fascista, lontani e anomali, testimoni di uno stato nemico o, semplicemente di nazionalità “nemica”, non abbastanza italiani, fuori da appartenenze necessarie e, soprattutto, soli e ingombranti. Invisibili a tanti e per tanto.
Indice
I castelli-prigione
“Anni schifosi”
“Internati liberi”
“Con zelo fascista”
Dora e le altre
IL lager di Scipione
Ritrono
Elenco degli internati civili nei campi di concentramento e degli internati liberio nella provincia di Parma, 1940-1945
Elenco degli ebrei italiani e stranieri arrestati nel Parmense e deportati nei campi del Reich
Indice dei nomi
Indice dei luoghi
“Terranostra”. Guerra e Resistenza nel territorio di Traversetolo
Margherita Becchetti, Brunella Manotti, Marco Minardi, Guido Pisi, con Catalogo fotografico e documentario tratto dalla mostra: “Traversetolo dalla dittatura alla libertà” a cura di Marcello Orzenini e Sonia Moroni. Amministrazione comunale di Traversetolo, ISREC Parma, ALPI-ANPI-APC, Associazione combattenti e reduci, Traversetolo 2006 (pp. 275).
Riprendere a studiare la Resistenza con animo diverso doveva essere possibile, è questo forse uno degli elementi decisivi, ad una nuova generazione di ricercatori che aveva progressivamente, e faticosamente, sostituito quella dei protagonisti-narratori divenuti, loro malgrado, anche storici. Questo insieme di ricerche e di raccolta di documenti rientrano in questa nuova stagione storiografica che delle fonti, dei luoghi e dei protagonisti fa il fulcro del proprio lavoro, lontano dalla celebrazione pubblica e uso politico che della storia della Resistenza si è abbondantemente fatto per decenni.
Indice
Introduzione; di Massimo Storchi
La guerra totale: Traversetolo durante l’occupazione tedesca; di Brunella Manotti
La Resistenza armata nel territorio di Traversetolo; di Marco Minardi
“Ci chiamavano ribelli”. Ritratto di una generazione partigiana; di Margherita Becchetti
Elenco partigiani e patrioti
La ca di Bannone; di Guido Pisi
Indice dei nomi
Catalogo fotografico e documentario tratto dalla mostra: “Traversetolo dalla dittatura alla libertà”; a cura di Marcello Orzenini e Sonia Moroni
Laura Seghettini, Al vento del Nord. Una donna nella lotta di Liberazione
a cura di Caterina Rapetti, Regione Toscana, Provincia di Massa Carrara, Provincia di Parma, Istituto storico della Resistenza Apuana, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma, Comunità montana della Lunigiana, Carocci editore, Roma 2006 (pp. 142)
Maggio 1944: in Lunigiana le formazioni partigiane combattono contro i fascisti e i nazisti. Laura Seghettini, giovane maestra proveniente da una famiglia di idee socialiste, per una serie di circostanze decide di salire in montagna e di unirsi ai “ribelli” diventando, durante i venti mesi della lotta di Liberazione, vice-comandante di brigata. L’esperienza della lotta rappresenterà un percorso esistenziale e politico che inciderà su tutto il corso della sua vita. A sessant’anni di distanza da allora, Laura raccoglie i suoi ricordi della guerra e della Resistenza in una testimonianza forte - che nulla concede alla retorica - attraverso la quale la protagonista ci dona i preziosi frammenti della sua memoria di donna e di partigiana.
Disertori alla macchia. Militari dell’esercito tedesco nella Resistenza parmense
Marco Minardi, Comune di Lesignano de’ Bagni, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma, Clueb, Bologna 2006 (pp. 111)
Merito di questa ricerca è l’aver tematizzato la questione dei “partigiani stranieri” nelle formazioni attive nella provincia di Parma, sottraendola all’oblio in cui rischiava di cadere e a certe esaltazioni parziali, tutte politiche, che in passato hanno avuto purtroppo corso. Ne è esempio la celebrazione dei soli “partigiani sovietici”, che ha lasciato in ombra il complesso percorso di questi ultimi e di tutti quegli altri stranieri che sovietici non erano, ma che, da disertori, operarono per la Liberazione dell’Italia e con essa dell’Europa.
Frammenti di memoria. Donne e guerra a Calestano e Marzolara (1943-1945)
Francesca Badi, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma, Provincia di Parma, Comune di Calestano, Parma 2005 (pp. 127)
Nel volume si indaga una memoria “altra” rispetto a quella ufficiale e maschile tramandata dalla storiografia. Una memoria che ha per soggetto madri, figlie, sorelle, mogli coinvolte nella guerra e nella quotidiana lotta per la sopravvivenza tanto quanto i rispettivi figli, padri, fratelli e mariti, ma in modo diverso.
Il progetto di ricerca è nato da una proposta avanzata da un privato cittadino, Pierluigi Sostaro. La storia personale di Pierluigi deve essere raccontata come antefatto al presente lavoro, ispirato e sostenuto dal suo desiderio di memoria. Protagonista e punto di riferimento della ricerca è Tiziana Begarani, moglie di Sostaro, originaria di Marzolara. Tiziana, ascoltando i ricordi delle donne del suo paese sulla quotidianità vissuta in tempo di guerra, aveva iniziato una prima raccolta di testimonianze. Dopo la sua prematura scomparsa, il lavoro è stato completato e integrato dall’autrice.
Messaggi dall’Emilia. Le missioni n. 1 Special Force e l’attività di intelligence in Emilia 1944-1945
a cura di Marco Minardi e Massimo Storchi, Clio Fonti 1, Edizioni dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma, Istituti storici provinciali della Resistenza e della società contemporanea di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Parma 2003 (pp. 218)
La n. 1 Special Force fu l’espressione italiana della Special Operations Executive (SOE), agenzia di spionaggio britannica durante il secondo conflitto mondiale. “Una organizzazione sovversiva clandestina”, come venne definita, indipendente sia dai servizi di spionaggio (British Intelligence Services) che dalle forze armate e dal Ministero degli esteri. Un organismo che svolse funzioni di spionaggio e di collegamento con la Resistenza italiana soprattutto a partire dal giugno 1944.
La documentazione raccolta in questo volume proviene dagli archivi del Public record office di Londra. Si tratta dei messaggi che le missioni britanniche dislocate nell’Appennino emiliano inviarono ai comandi militari oltre il fronte. La loro pubblicazione rappresenta un notevole arricchimento delle conoscenze sul conflitto in territorio emiliano da un inconsueto punto di vista.
Indice
Nascita e sviluppo della N. 1 Special Force in Emilia; di Marco Minardi
Tutta una guerra minuto per minuto; di Massimo Storchi
No. 1 Special Force: Daily Sitrep
No. 1 Special Force: Italian Sitrep
Special Subjects (7/11/44-25/4/45)
La missione Cisco
Indice dei luoghi
Racconto d’agosto. Le Barricate a Parma del 1922
Lega provinciale cooperative Parma, Istituto storico della Resistenza di Parma, Provveditorato agli studi di Parma, Parma 1996 (pp. 39)
Il libro permette di riflettere sulle “potenzialità” del fumetto come mezzo espressivo, sulla sua forza narrativa particolarmente valida nel rendere più vivo e coinvolgente il racconto, sia esso una favoletta per bambini, sia esso la storia di un evento storico come quello delle Barricate di Parma dell’agosto 1922. Il fumetto diventa, in questo senso, un linguaggio espressivo molto utile anche nella didattica della storia del Novecento. I testi sono stati curati da Marco Minardi e le tavole sono state realizzate da Carlo Riccardi.
Propaganda antiebraica sulla stampa parmense (1938-1945) e gli ebrei “internati” va Calestano
Pietro Bonardi, Centro studi della Val Baganza, n.12, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma,, Sala Baganza 1998 (pp. 156).
La presenza di internati civili ebrei provenienti dalla Jugoslavia stranieri furono un ulteriore elemento di complessità all’interno di una vicenda, displaced persons, decisiva per comprendere le conseguenze sociali, religiose e politiche della seconda guerra mondiale. Nel comune di Calestano sui monti del parmense vennero destinati quali “internati liberi” un nucleo di ebrei jugoslavi. Nel libro l’autore ripercorre quell’esperienza analizzando le condizioni di vita del gruppo, le relazioni con il resto della comunità e la propaganda antisemita che riempiva la stampa parmense.
Indice
Limiti preliminari
Dall’indifferenza alla frenesia
Il razzismo nella stampa parmense
Voci alle voci
“...là dove sono Ebri, ivi c’è il nemico della Patria”
Nella pace di Calestano
La denigrazione continua
Una parentesi inefficace
Arriva il peggio
A Calestano nella bufera
A guerra spenta
Limiti conclusivi
Indice bibliografico
Indice onomastico
Dietrich Bonhoeffer. Punta di diamante della Resistenza tedesca
a cura di Aldo Monti, Clio Saggi 3, Edizioni dell’Istituto storico della Resistenza di Parma, Parma 1995 (pp. 127)
«Nel 1939, quando vide ormai chiaramente che la guerra stava per scoppiare, avrebbe anche potuto facilmente rimanere in America e i suoi amici di là hanno tentato di tutto per trattenerlo. Ma con ciò avrebbe rinnegato tutto quanto aveva detto sulla concreta “imitazione”. Così egli torna. Ma i suoi pensieri dapprima si aggirano intorno ad una resistenza senza violenza». (Willem A. Visser’t Hooft)
Sono state raccolte, nel presente saggio collettaneo, alcune delle relazioni svolte in occasione degli incontri di studio, organizzati dall’Istituto, su “Dietrich Bonhoeffer e la Resistenza tedesca (1933-45)” (26 marzo-19 aprile 1990).
Indice
Dietrich Bonhoeffer: tavola cronologica; di Aldo Monti
Dietrich Bonhoeffer: punta di diamante della Resistenza tedesca; di Italo Mancini
Consenso, dissenso e Resistenza nella Germania nazionalsocialista; di Gustavo Corni
Dietrich Bonhoeffer: la formazione pastorale; di Michele Ranchetti
Dietrich Bonhoeffer: Resistenza come deriva cristica; di Aldo Monti
Municipalità e borghesie padane tra Ottocento e Novecento. Alcuni casi di studio
a cura di Salvatore Adorno e Carlotta Sorba, INSMLI, ISR Parma, Franco Angeli, Milano 1991 (pp. 191).
Possono alcuni studi su alcune singole realtà locali fornire spunti e sollecitazioni di rilievo per la comprensione della storia nazionale postunitaria? I saggi qui raccolti confermano la risposta positiva che tale quesito va conquistando nella letteratura storiografica recente.
Prendendo spunto da un seminario organizzato nel maggio 1989 presso l’Istituto di storia della resistenza di Parma il volume mette a confronto prospettive e approcci diversi al tema del potere locale in area padana.
Indice
Introduzione
Elite finanziarie e Comune a Milano nella seconda metà dell’Ottocento. Ipotesi per una ricerca; di Alessandro Polsi
“Protagonismo” municipale e modernizzazione. Note in margine al caso forlivese; di Roberto Balzani
Comune, stato e interessi locali (Parma 1882-1914); di Carlotta Sorba
Dalla periferia al centro: materiali di studio sui deputati mantovani nella XVI legislatura; di Loredana Leoni
Per un profilo storico delle classi dirigenti bolognesi; di Pier Paolo D’Attorre
Gli agrari padani. Problemi di analisi e ipotesi di interpretazione; di Alberto Maria Banti
Amministrazione locale e borghesia agraria a Piacenza nella seconda metà dell’Ottocento; di Severina Fontana
Gli agrari di parma nell’età giolittiana tra politica, amministrazione e interessi; di Salvatore Adorno
Le carte private di un agrario parmense; di Marco Minardi
Donne, Resistenza e cittadinanza politica. Avvenimenti, passioni, emozioni, delusioni
a cura di Marco Minardi, Istituto storico della Resistenza per la Provincia di Parma, Centro di Parità Provincia di Parma, Parma s.d. (pp. 106)
Il volume raccoglie gli atti del convegno svoltosi Parma il 31 maggio 1995 in occasione del Cinquantesimo anniversario della Liberazione. I temi affrontati, con un’attenzione particolare alla storia di genere, rinviano al contesto più ampio della guerra e della lotta di Liberazione. Un approccio, questo, rivolto ad approfondire i due campi di ricerca che la storiografia ha valorizzato con particolare profitto negli ultimi decenni attraverso importanti studi organici e comparativi
Indice
Presentazione
Introduzione; di Marco Minardi
Parte prima: Studi e ricerche
Memoria femminile della resistenza tra ricerca storica e testimonianze; di Nadia Caiti
Donne della Resistenza: una ricerca in corso; di Dianella Gagliani, Elda Guerra, Laura Mariani, Fiorenza Tarozzi
Scenari della memoria: la soggettività femminile nei racconti di guerra; di Graziella Bonansea
Le molteplici «armi» della resistenza femminile; di Anna Maria Bruzzone
Diritto al voto, diritto al lavoro. Le lotte per l’emancipazione femminile attraverso la stampa parmense del dopoguerra; di Mariastella Carpi
Il cammino politico delle donne: dal diritto di voto ai diritti di cittadinanza; di Maria Grazia Ruggerini
Parte seconda: Testimonianze
Al confino a Lipari; Bruna Pagani
«Bisognava resistere»; Lina Polizzi
Partigiana in città; Cecilia Soncini
«Allora io facevo la seconda liceo»; Elda Morelli
L’arresto, il carcere, la paura; Jole Benna
«Liberi e sospesi»; Rosetta Solari
«In bici nella città occupata»; Enrichetta Cabassa
Il martirio di Ines; Ines Bedeschi
«Innanzitutto c’era la causa»; Laura Polizzi
Ragazze dei borghi in tempo di guerra. Storie di operaie e di antifasciste dei quartieri popolari di Parma
Marco Minardi, Clio Saggi 2, Edizioni dell’Istituto storico della Resistenza di Parma, Parma 1991 (pp. 265).
Le donne di cui si parla in questo libro sono donne particolari, per le quali la guerra ha comportato l’ingresso in un territorio nuovo e strettamente maschile; quello della partecipazione politica e della lotta armata.
L’ingresso nelle file della Resistenza non nasce solo da un generico «bisogno di giustizia» né da un’adesione mistica e puramente ideale: esso è piuttosto un risultato maturato nella propria storia personale, nel mondo in cui si è vissute. La scelta dell’Autore è quella di concentrare il proprio lavoro sulle donne dell’Oltretorrente; più che al filone della storia delle donne, con grande tatto, egli ha deciso di fare riferimento ad un altro fertilissimo settore, quello noto come community studies, nella convinzione che parlare dei propri luoghi sia come parlare di sé.
sul nazismo di martin heidegger. la scelta politica come fattualità del pensare
Alfredo Marini, Giorgio Penzo, Umberto Regina, Clio Saggi 1, Edizioni dell’Istituto storico della Resistenza di Parma, Parma 1991 (pp. 93).
Nota biografica a cura di Aldo Monti
Con questo volume, l’Istituto storico della Resistenza di Parma ha inaugurato una nuova collana editoriale orientata a raccogliere e a salvaguardare un autentico patrimonio di scritti, dibattiti, ricerche storiche ed esiti archivistici.
La ricorrente polemica su Heidegger non è semplicemente inscrivibile in una logica di conflitto tra “scuole”. La categorialità heideggeriana ha infatti diversamente attraversato e alimentato i più differenti modi del pensiero contemporaneo: dalle versioni molteplici del marxismo critico (Marcuse, Lefebvre, Kosik, Adorno) a quelle del pensiero teologico contemporaneo (Bonhoeffer, Sölle, ecc.) e della psicanalisi (Lacan). Lo stesso heideggerismo, cessate le mode manieristiche e ossessivamente parafrastiche, ha dato origine, ha alimentato una quantità di percorsi e di indagini teoriche che, eludendo limiti e sistemazioni di “accademia”, testimoniano come il confronto con l’opera di Heidegger conduca il pensare oltre i margini degli ormai aridi e inquinati territori delle certezze e dei significati già costituiti –e ineludibilmente compromessi- della paideja occidentale.
Indice
Introduzione
Il filosofo e l’effettuale: riflessioni in margine al “caso Heidegger”; di Alfredo Marini
Nietzsche, Heidegger e l’ideologia del nazionalsocialismo; di Giorgio Penzo
Il principio dell’errore di Heidegger; di Umberto Regina
Heidegger e il suo tempo: nota biografica; di Aldo Monti
Educazione allo sviluppo e cooperazione internazionale, Atti del corso di formazione per docenti, Parma 1989-1990
AA.VV., Centro per la Cooperazione internazionale Olof Palme - Istituto storico della Resistenza di Parma, Parma 1990 (pp. 97)
Sono raccolti in questo volume i testi delle lezioni tenute nell’ambito del corso di formazione per docenti su “Educazione allo sviluppo e cooperazione internazionale”, che si è svolto dal 15 novembre 1989 al 23 gennaio 1990. Il problema del sottosviluppo è al centro dell’attenzione internazionale ormai dalla fine della seconda guerra mondiale, prima a causa del processo di decolonizzazione, poi per lo svilupparsi di un ampio dibattito, contrastato e tuttora lontano dall’aver raggiunto conclusioni positive e indiscusse sulle condizioni e le possibilità per uno sviluppo economico dei paesi non ancora industrializzati.
Indice:
Prefazione
Introduzione:
Nord-Sud: diversi approcci al concetto di sviluppo. Il problema dell’interdipendenza; di Gianpaolo Calchi Novati
Storia e sottosviluppo: colonialismo, imperialismo, neocolonialismo; di Enrica Collotti Pischel
Geografia e sottosviluppo: sviluppo e trasformazione dell’ambiente; di Claudio Greppi
Appunti sul debito dei PVS e problematiche della cooperazione allo sviluppo; di Mattia Prayer Galletti
Diritto e sottosviluppo: organizzazioni internazionali, legislazione attuale, problemi della cooperazione; di Maria Spinedi
Antropologia e sviluppo: incontro fra culture diverse e processi di mutamento culturale; di Domenico Volpini
Educazione interculturale: le scienze storico-sociali come ambito privilegiato; di Maurizio Gusso
Esperienze didattiche: Il progetto di educazione allo sviluppo nelle scuole della Direzione didattica di Verrucchio; di Graziella Pagliarani e Fiammetta Tentoni
Il rapporto Nord-Sud tra interdipendenza e squilibri; di Dino Barra
Una didattica relativista dell’educazione artistica; di Roberta Lazzeri
Un percorso geo-storico-sociale di educazione allo sviluppo; di Antonella Caglio, Pina Musarra, Annamaria Polati
Il debito estero dei paesi del terzo mondo; di Elide Nocentini
Proposte Unicef di educazione allo sviluppo per la scuola media superiore: il progetto-pilota Ancona; di Orlando Gherardi
Parma nel primo dopoguerra. 1919-1920
Luciana Brunazzi, Quaderno n. 3 dell’Istituto storico della Resistenza per la Provincia di Parma, Parma 1981 (pp. 131)
La necessità di reinserire i reduci nel tessuto sociale e produttivo ed il passaggio da un’economia di guerra ad un’economia di pace costituirono gli impegni più urgenti che il Governo e la classe dirigente italiani si trovarono a dover affrontare alla fine della prima guerra mondiale. Questi problemi assunsero nel Parmense una notevole gravità per la mancanza di strutture adeguate a dare ad essi una pronta e concreta risposta.
L’autrice ricostruisce, attraverso l’indagine sui documenti, il panorama economico e sociale del Parmense alla fine della prima guerra mondiale, considerando, in particolare, le forze politiche, sindacali e combattentistiche che determinarono la ripresa delle agitazioni in città e nella provincia.
La Resistenza armata nel Parmense. Organizzazione e attività operativa
Leonardo Tarantini, Istituto storico della Resistenza di Parma, Parma 1978 (pubblicazione esaurita)
In questo libro di Leonardo Tarantini, l’esperienza vissuta dall’autore si misura, sul piano della ricostruzione storiografica, con le vicende della Resistenza armata nel Parmense, vista nelle sue linee maestre e nella sua quotidiana fatica.
La scelta, la delimitazione, il carattere peculiare dell’argomento appartengono alla vita stessa di "Nardo", alla sua "professionalità militare" e al suo impegno civile.
Nel libro non manca la giusta considerazione dei moventi politici e dei contrasti umani che sono al fondo della lotta partigiana.
Quelli del Penna
Carlo Squeri, Quaderno n. 2 dell’Istituto storico della Resistenza per la Provincia di Parma, Parma 1975 (pp. 102) (pubblicazione esaurita)
L’Istituto storico della Resistenza per la provincia di Parma ha ritenuto importante riproporre, nel Trentesimo della guerra di Liberazione, come strumento utile ed attuale, il libro di Carlo Squeri, la cui prima edizione risale al lontano 1945. L’autore ha inserito, rispetto all’edizione originaria, alcune rettifiche e precisazioni per debito di obiettività storico-documentaria. Dalla narrazione emerge l’atmosfera della lotta partigiana nei suoi aspetti umili ed eroici, risaputi ed inediti, che rende il senso di partecipazione profonda, affettiva e passionale ancor prima che ideologica che fu propria soprattutto dei più giovani fra quanti militarono nella Brigata “Monte Penna”.
La “Sacca di Fornovo”. Aprile 1945
Ettore Cosenza, Quaderno n. 1 dell’Istituto storico della Resistenza per la Provincia di Parma, Parma 1975 (pp. 59) (pubblicazione esaurita)
24-30 aprile 1945: sono le giornate conclusive della lotta di Liberazione nella provincia di Parma e della rapida avanzata alleata. Lo studioso che voglia fermare la sua attenzione su questo periodo, breve nel tempo, ma denso di fatti, si trova in presenza di una successione incalzante e complessa di avvenimenti. Per comprenderli e giudicarli storicamente, egli deve impegnarsi a studiarli nella complessità e molteplicità dei loro aspetti. Diversamente, potrà darne solo una interpretazione parziale e perciò incompleta.
i caduti della resistenza di parma: 1921-1945
Istituto storico della Resistenza di Parma, Parma, 1970 (pp. 170)
Oltre ai partigiani parmensi che hanno combattuto e sono caduti nella loro terra d’origine meritandosi l’alto riconoscimento della Medaglia d’Oro, il libro ricorda anche cittadini parmensi che in altre città e all’estero lottarono e morirono nel movimento di Resistenza, ed ancora combattenti che, provenienti da altre parti d’Italia, parteciparono nella provincia di Parma alla guerra di liberazione.