Fondo Giacomo Ferrari

In collaborazione con la Fondazione Arta-Ds Parma

Giacomo Ferrari, Arta (Langhirano, PR, 1887 – Bosco di Corniglio, PR, 1974) è laureato in ingegneria nel 1912 a Torino e combatte nella prima guerra mondiale. In seguito si iscrive al Psi, di cui diviene dirigente e consigliere provinciale. Nell’agosto del 1922 partecipa alla resistenza antifascista dell’Oltretorrente di Parma contro le squadre di Italo Balbo. Sottoposto a vigilanza speciale, nel 1932 emigra a Tolosa (Francia). Rientrato nel 1936, nel 1942 è richiamato alle armi e inviato a Milano. Nello stesso anno si iscrive al Pci: dopo l’8 settembre è inviato dal partito a Parma per organizzare la Resistenza armata sull’Appennino. Membro del Cln di Parma e del Triumvirato militare, che sostituì temporaneamente il Comando unico; a seguito della morte di Giacomo Crollalanza è eletto comandante unico delle formazioni partigiane parmensi. Dopo la Liberazione è nominato prefetto di Parma ed il 2 giugno 1946 è eletto per il Pci all’Assemblea Costituente. È ministro dei trasporti nel secondo e nel terzo governo De Gasperi, fino al giugno 1947. È senatore dal 1948 al 1953 e dal 1963 al 1970, quando si ritira dall’attività parlamentare per motivi di salute. Dal 1951 al 1963 è per tre mandati sindaco di Parma. La documentazione è costituita da materiale eterogeneo: carte del Comune di Parma, del Ministero dei Trasporti, del Pci nazionale e della locale federazione, materiale inerente a movimenti e associazioni di cui Ferrari ha fatto parte; discorsi, appunti e carteggi di carattere politico; relazioni e direttive del periodo della lotta partigiana, corrispondenza familiare, attestati, fotografie, ritagli stampa e periodici.


Le carte, donate dalla famiglia alla federazione di Parma del Pci negli anni Ottanta, sono state depositate in Istituto nel 2003 in occasione di un convegno di studi sull’attività di Ferrari.

Inventario Ferrari.pdf