itinerario parma centro
Primo itinerario del progetto "Nei luoghi della guerra e della Resistenza a Parma - Webserie"
episodio 1
IL PALAZZO DELLE POSTE. 8 SETTEMBRE 1943.
l 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 di "Nei luoghi della guerra e della Resistenza a Parma" fa tappa al "𝗣𝗮𝗹𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲" (via Pisacane) per raccontare l'8 settembre 1943 in città.
L'edificio fu oggetto di una delle principali azioni di 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗺𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗶 𝘁𝗲𝗱𝗲𝘀𝗰𝗵𝗶. Altri scontri si verificarono in Piazzale Marsala, al Palazzo del Governatore, in Cittadella e alla Scuola di Applicazione di Fanteria (Parco Ducale). Nel giro di poche ore, la città fu comunque occupata.
𝗙𝗼𝗰𝘂𝘀: Resistenza mappe; Approfondimento
episodio 2
IL RIFUGIO SAN PAOLO. I BOMBARDAMENTI A PARMA
nel 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 gli studenti raccontano i bombardamenti che colpirono la città di Parma, facendo tappa al "𝗥𝗶𝗳𝘂𝗴𝗶𝗼 𝗻.𝟭𝟭 𝗦𝗮𝗻 𝗣𝗮𝗼𝗹𝗼" in strada Melloni.
Parma, come le altre città italiane, fu oggetto di pesanti 𝗯𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗔𝗹𝗹𝗲𝗮𝘁𝗮 concentrati soprattutto nella primavera del 1944, causando ingenti distruzioni e centinaia di morti.
In città vennero quindi costituiti 𝟮𝟯 𝗿𝗶𝗳𝘂𝗴𝗶: il "R11 San Paolo" era il secondo più grande e poteva contenere fino a 1000 persone. Al suono dell'allarme, i cittadini dovevano quindi recarsi nel rifugio più vicino.
𝗙𝗼𝗰𝘂𝘀: Resistenza mappe; Documentario "Primavera 1944. Bombe su Parma" di Primo Giroldini
episodio 3
LA PILOTTA. I BOMBARDAMENTI A PARMA
Nel 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗼 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 gli studenti continuano a raccontare gli effetti dei bombardamenti che colpirono la città di Parma, facendo tappa alla 𝗣𝗶𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮.
Il Complesso della Pilotta fu colpito dai 𝗯𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗔𝗹𝗹𝗲𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟯 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝟭𝟵𝟰𝟰, danneggiandone pesantemente la struttura. Furono pesantemente colpiti il teatro Farnese, il teatro Paganini (ex teatro Reinach) e la biblioteca Palatina. Altri luoghi in città furono danneggiati durante quell'incursione aerea, che causò anche decine di vittime.
Presso il complesso della Pilotta era inoltre presente 𝗶𝗹 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗿𝗶𝗳𝘂𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀, atto a contenere fino a 1.400 persone.
𝗙𝗼𝗰𝘂𝘀: Resistenza mappe; Documentario "Primavera 1944. Bombe su Parma" di Primo Giroldini
episodio 4
IL MONUMENTO AL PARTIGIANO A PARMA
Nel 𝗾𝘂𝗮𝗿𝘁𝗼 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 gli studenti fanno tappa al 𝗠𝗼𝗻𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗼
Inaugurato il 30 giugno 1956 alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi e oggetto di un attacco neofascista nel 1961. Gli 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼.
episodio 5
PIAZZA GHIAIA. L'UCCISIONE DI EUGENIO COPELLI
Nel 𝗾𝘂𝗶𝗻𝘁𝗼 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 gli studenti fanno tappa in 𝗣𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗚𝗵𝗶𝗮𝗶𝗮 per raccontare l'uccisione del partigiano Eugenio Copelli.
Eugenio Copelli, nome di battaglia "Giannino", uno dei membri più attivi nella lotta antifascista in città, fu 𝗰𝗮𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗹'𝗢𝘀𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗮𝗻𝗮𝗿𝗼 𝗶𝗻 𝗢𝗹𝘁𝗿𝗲𝘁𝗼𝗿𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝘂𝗰𝗰𝗶𝘀𝗼 durante il suo tentativo di fuga nella strada che oggi porta il suo nome: strada Eugenio Copelli.
Focus: Resistenza mappe
episodio 6
LA SEDE DEL PARTITO FASCISTA REPUBBLICANO. UN CASO DI RESISTENZA SENZ'ARMI
Nel 𝘀𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 gli studenti fanno tappa in 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗖𝗮𝘃𝗲𝘀𝘁𝗿𝗼 per raccontare una delle attività di Resistenza senz'armi.
Nell'attuale strada Cavestro (al tempo intitolata a Walter Branchi) tra il '43 e il '45 vi era la sede del Partito fascista repubblicano. Dal palazzo di fronte Oreste Battioni, membro del movimento antifascista clandestino, con la sua macchina fotografica compiva azioni di spionaggio.
𝗙𝗼𝗰𝘂𝘀: Le fotografie scattate da Oreste Battioni durante la guerra, conservate presso il nostro istituto, sono state digitalizzate e rese disponibili a questo link:
episodio 7
INFILTRATI NELLA TIMO. STORIA DI UNA CELLULA CLANDESTINA PARTIGIANA IN CITTA'
Nel 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗼 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 gli studenti proseguono in 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗖𝗮𝘃𝗲𝘀𝘁𝗿𝗼 per raccontare le vicende dei giovani #partigiani infiltrati nell'azienda telefonica TIMO.
All'interno della sede della TIMO (Telefoni Italia medio orientale) in strada Cavestro lavoravano cinque giovani partigiani i quali costituirono una cellula #sappista, operando clandestinamente attraverso 𝘀𝗮𝗯𝗼𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗹𝗶𝗻𝗲𝗲 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗳𝗼𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲. Per il loro eroismo 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗿𝗼𝗻𝗼 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗰𝗮𝗿𝗼: due di loro, Luigi Longhi e Gaudenzio Anselmo, morirono nel campo di concentramento di Dachau. I dettagli nel video-racconto.
𝗙𝗼𝗰𝘂𝘀:
La storia di questo gruppo di sappisti è stata ricostruita nel volume di Brunella Manotti, 𝐼 '𝑅𝑖𝑏𝑒𝑙𝑙𝑖' 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑇𝑖𝑚𝑜. 𝑆𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑔𝑟𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑠𝑎𝑝𝑝𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎. 𝑃𝑎𝑟𝑚𝑎 1943-1945, Ediesse 2010.
In memoria di Luigi Longhi è stata posta nel 2019 una 𝗽𝗶𝗲𝘁𝗿𝗮 𝗱'𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮𝗺𝗽𝗼 in via della Salute 46. La sua biografia è disponibile nel portale "Pietre d'inciampo Parma"
Scheda della vicenda su Resistenza mappe
episodio 8
IL PROCESSO AL DISTACCAMENTO GRIFFITH E LA MORTE DI GIORDANO CAVESTRO
Nell'𝗼𝘁𝘁𝗮𝘃𝗼 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 gli studenti fanno tappa al 𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 per raccontare le vicende dei #partigiani del 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗮𝗰𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗚𝗿𝗶𝗳𝗳𝗶𝘁𝗵 catturati e processati nell'aprile del 1944 e dell'uccisione per rappresaglia di 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗱𝗮𝗻𝗼 𝗖𝗮𝘃𝗲𝘀𝘁𝗿𝗼.
Il 14 aprile 1944, presso la località 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗮𝗴𝗻𝗮𝗻𝗮, fu catturato dai nazifascisti il distaccamento garibaldino "Griffith". Più di 50 partigiani - perlopiù giovani provenienti dall'#Oltretorrente - fu processata e condannata (35 a morte, il resto a pene severe). Ma la 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗱𝗿𝗶, 𝘀𝗼𝗿𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗲 𝗳𝗶𝗱𝗮𝗻𝘇𝗮𝘁𝗲, ne sospese l'esecuzione. Tra questi c'era Giordano Cavestro, che sarà fucilato per rappresaglia alcune settimane dopo. Nel video-racconto i dettagli.
𝗙𝗼𝗰𝘂𝘀: Ultima lettera di Giordano Cavestro; Scheda su Resistenza mappe
episodio 9
LA SEDE DELLA BRIGATA NERA A PARMA
Nel 𝗻𝗼𝗻𝗼 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 gli studenti tornano in strada cavestro, dinanza all'ex 𝘀𝗲𝗱𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗕𝗿𝗶𝗴𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗿𝗮 "𝗩𝗶𝗿𝗴𝗶𝗻𝗶𝗼 𝗚𝗮𝘃𝗮𝘇𝘇𝗼𝗹𝗶"
Le Brigate nere furono istituite nell'estate del 1944, a Parma furono 𝗿𝗲𝗾𝘂𝗶𝘀𝗶𝘁𝗶 𝗴𝗹𝗶 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗨𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀ dell'allora via Walter Branchi (oggi strada Giordano Cavestro) e lì collocata la sede. Un luogo che nella memoria locale è divenuto sinonimo di 𝗽𝗿𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗶𝗮, 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗲 𝘁𝗼𝗿𝘁𝘂𝗿𝗲.
Oggi una targa posta sul'edificio ricorda quelle vicende terribili.
𝗙𝗼𝗰𝘂𝘀: Resistenza mappe
episodio 10
L'ECCIDIO FASCISTA DI PIAZZA GARIBALDI
Con il 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗺𝗼 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 termina l'itinerario "Centro storico". Si fa tappa in 𝗣𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗚𝗮𝗿𝗶𝗯𝗮𝗹𝗱𝗶 dove gli studenti raccontano l'𝗲𝗰𝗰𝗶𝗱𝗶𝗼 compiuto dai fascisti nella notte del 31 agosto 1944.
L'uccisione di due militi fu il pretesto per una rappresaglia: 𝟳 𝘁𝗿𝗮 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗳𝗮𝘀𝗰𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗳𝘂𝗿𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗹𝗲𝘃𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗰𝗲𝗿𝗶 𝗲 𝗳𝘂𝗰𝗶𝗹𝗮𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 di notte, alla presenza delle autorità fasciste locali. I corpi martoriati furono poi lasciati fuori dal cimitero della Villetta, col divieto di rimuoverli. Divieto infranto da Livia Rossett, moglie di Eleuterio Massari, uno dei 7 fucilati.
Focus: Resistenza mappe